FORTITUDO, IL PUNTO DOPO LA CESSIONE DI TOTE'
Nove giocatori per tentare la via della salvezza. E' questa la scelta della Fortitudo, che ieri ha ufficializzato la cessione di Leo Totè a Napoli. Una scelta che - nei commenti dei tifosi - ha ricevuto parecchie critiche, perchè sì, il lungo di Negrar ha reso sotto le aspettative (anche per vari problemi fisici), ma era anche uno dei due giocatori futuribili della Effe, assieme a Procida. Giovane e nel giro della Nazionale, e si è scelto di privarsene nonostante un contratto valido fino a giugno 2023, che però sarebbe stato sciolto d'ufficio - assieme a tutti gli altri - in caso di retrocessione. E anche questa forse è una considerazione che è stata fatta: accorciare la squadra risparmiando qualcosa, è la sintesi del Corriere di Bologna, che definisce l'operazione a dir poco controversa. Di sicuro è una scelta estrema, che responsabilizza maggiormente Groselle - che due settimane fa aveva già un piede e mezzo in Germania - e Borra, che piace a coach Martino per la sua grande grinta.
Per rispettare il minimo di contratti italiani depositati bisognerà ora contrattualizzare un ragazzo delle giovanili.
Nove giocatori, si diceva. Considerati "persi" Mancinelli e Fantinelli (se potranno dare qualcosa tanto meglio, ma al momento non c'è da far conto su di loro), Martino ha a disposizione: Aradori, Durham, Procida, Benzing, Charalampopoulos, Groselle, Borra, Frazier e Feldeine. Quest'ultimo - tra l'altro - non è ancora in perfette condizioni fisiche, per problemi muscolari alla gamba destra. Stadio riferisce di una visita specialistica negli Stati Uniti, in questi giorni, e poi di una risonanza magnetica: a stretto giro di posta si dovrebbe saperne di più. L'ex Stella Rossa - potenzialmente un crack per questi livelli - finora ha giocato poco e maluccio (5 partite a 10.6 punti di media) - limitato da vari problemi fisici. La corsa verso la salvezza passa anche dal suo perfetto recupero.
C'è poi anche la questione societaria, e anche di questo bisogna dar conto. L'ultima comunicazione ufficiale è del 27 gennaio. Dopo le dimissioni di Christian Pavani, il Consorzio ha annunciato nuovi ingressi - e una nuova struttura societaria - a partire dalla prima decade di febbraio. E' passato un mese esatto: i lavori sono proseguiti, si è parlato di un certo numero di nuovi soci in entrata, ma per ora non ci sono ufficialità di nuovi ingressi, né un nuovo organigramma societario. Inoltre, c'è stato il problema con il controllo Comtec, fortunatamente risolto velocemente, il che ha evitato il blocco del mercato e una penalizzazione che avrebbe voluto dire retrocessione certa. E poi c'è la questione del debito di oltre 3 milioni di euro, con il piano di ristrutturazione che è stata sottoposto all'Agenzia delle Entrate. E questo - se sarà accettato - darà sì respiro ma vorrà dire anche dover pagare una cifra cospicua ogni mese, senza avere la possibilità di transare o accordarsi, come si può fare in caso di pendenze con giocatori e tesserati.
Insomma, la situazione non è facile, né dal punto di vista sportivo né da quello economico. La speranza è che da un lato coach Martino - con le nuove gerarchie - sappia trovare le vittorie necessarie a una salvezza difficile ma non impossibile, e dall'altro che l'ingresso dei nuovi soci si concretizzi velocemente e dia alla società la stabilità economica necessaria non solo per finire la stagione senza problemi, ma anche per il prossimo futuro.