E adesso diventa difficile, per tutti, evitare di parlare di corazzata, di campionato (quasi) chiuso, e di tenere il livello basso: la Fortitudo vince anche in casa di Montegranaro, dopo una partita durissima, collassando al -7 a 7’ non per propri demeriti ma perché di là la Poderosa è tanta roba. Poi, però, in un finale punto a punto (il primo della stagione), esce fuori un Hasbrouck che pur figlio di 4 liberi sbagliati mette il triplone che chissà cosa altro può voler dire, nell’otto su otto che se non è un match point è, se non altro, un discreto set point. Con i controcoglioni, anche se non è fine dirlo, ma altro sinonimo non c’è.

Si parte con il gioco che non si ferma quasi mai, e con sostanziale parità collettiva: non c’è gran movimento di tabellone, con la Fortitudo che non riesce ad aprire tanto il gioco (e in area si beccano solo orbe) e Montegranaro che preferisce lottare dietro che non lavorare davanti. Dove Bologna copre bene l’area e poco può fare su due triple di Corbett, grasso altrui che cola in un primo quarto da 15 pari.

Il giro delle panchine non può non favorire Bologna malgrado dall’altra parte l’ex Mastellari ci provi anche, ma qui c’è Cinciarini, e qualcosa per aprire le porte lo si trova. Continuando a ben reggere dietro e trovando quindi qualche boccata d’ossigeno al cesto, ecco il primo tentativo di scappare felsineo. Attimo a +10 (32-22), poi le prime note di Amoroso limano il divario, per il 34-30 bolognese del 20’.

Si riparte che perfino tirare e non beccare il ferro è una gioia, visto come la Fortitudo caschi del tutto nelle reti difensive marchigiane. Non si collassa, dopo il sorpasso (tabellata di Amoroso), perché Montegranaro in attacco non è che faccia molto, ma le triple bastano per il +6 (44-38). Però, benchè si stia quasi 7’ senza cesti in azione, tutto il latte munto da Montegranaro vien calciato in due azioni, due tiri di Venuto, due triple, e pareggio. One hit wonder, perché l’inerzia resta in casa, la F è nervosa (tecnico Cinciarini), e un tiro da 4 di Treier chiude un brutto terzo quarto sul 56-49 interno.

Mastellari e Simmons mantengono il +7, ma Bologna in giornata di poca lucidità ha comunque gente e attributi da provincia, con Hasbrouck e Venuto che aggiustano fino al sorpasso, e Montegranaro che non capisce come mai questi qua, prese tante di quelle botte, non solo non siamo KO ma addirittura avanti. Sono drammatici 4 liberi 4 sbagliati da Hasbrouck, ma dove non riesce l’attacco riesce la difesa, che chiude più o meno ovunque e lasciando alla Poderosa solo il gioco dall’arco. E’ un lungo elenco di ferri collettivi, rotti da una penetrazione di Rosselli per il +3 a 48” dalla fine. Simmons tapina il -1, poi Lassie se ne frega del pregresso e mette la tripla prima e due liberi poi. Gioco, partita, incontro, e forse anche altro.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI