Finisce 70-61 per la Virtus1934, ed è una bella vittoria contro una squadra mediamente ambiziosa come la Everlast Firenze. Che evidentemente si aspettava molto da questa trasferta, viste le parole arrabbiate di coach Russo a fine faccenda; invece, il campo ha dato ragione ai meno talentuosi ma più rocciosi e volenterosi bolognesi. Perchè la formula è molto semplice, almeno a dirsi: difesa che cerca in tutti i modi di non concedere mai un canestro facile, attacco dove la palla gira veramente bene, e una panchina da cui salgono giocatori senza pedigree, ma che sembrano davvero espressione di una unica grande anima. Tre vittorie nelle prime quattro partite, non si poteva sperare di meglio per il team di Tino Dovesi.

Contro la squadra del miglior marcatore (ormai ex) della B1 Picazio, e dell'USA naturalizzato Brian Shorter, la V34 ripropone il solito quintetto, in attesa dell'esordio in squadra del centro Barbieri. Ed è un primo quarto di percentuali basse, con i 5 bolognesi che vanno tutti immediatamente ma faticosamente a referto, e con una Firenze dove Picazio comincia un suo venerdì di paura contro la difesa filatelica di Luca Vitali: le responsabilità se le deve prendere Mayer, e non è la stessa cosa. Il punteggio si muove a fatica, 6 punti filati di Ruini, 13-13 a fine quarto.

Secondo quarto che, se possibile, è ancora peggio. Nessuno sembra in grado di metterla da fuori, e allora il minibreak bolognese nasce nel momento in cui Shorter viene messo a riposare. Politi e Ansaloni trovano cesti nell'area colorata, portano i propri colori sul 24-18 mentre Firenze non la mette mai e poi mai. Con il rientro di Shorter - che almeno in difesa fa il suo - e la necessità di far rifiatare Ruini e Vitali, Firenze ha il suo momento migliore. 0-7 di break e sorpasso sul 24-25 con cui si va al riposo. Parziale del quarto, 11-12. Pare che negli ultimi giorni in Felsina nessuno voglia fare canestro.

Nel terzo quarto la Virtus1934 comincia a trovare anche l'attacco, sospinta da un Politi soprendente a livelli impensabili. Ogni palla che gli arriva è un assegno circolare, e il vantaggio bolognese resta, come una febbriciattola fastidiosa per gli avversari, piccolo ma costante. Firenze vive del centro di riserva Rotella, ed è troppo poco. Quando finalmente Vitali mette la prima tripla della partita per la 1934, il vantaggio va in doppia cifra. 51-40 e sirena di fine quarto.

Ultimo quarto dove, data la stura al tiro da fuori, Vitali e Ruini spadroneggiano. Picazio alza bandiera bianca come Shorter, e a Firenze - sprofondata fin sul -15, 64-49 a 4' dalla fine - resta solo un disperato pressing. Bologna viene rosicchiata fino al 65-59, ma Vitali e Ruini dalla lunetta fanno il minimo indispensabile per non patir brividi di fine gara.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI