Senza un presidente, senza una classifica che possa minimamente offrire serenità, e ora nuovamente senza un americano. La sosta di campionato arriva in un momento di strazi interiori per la Virtus, che si trova nella situazione di dover pensare a cosa fare di Ray (paradossale che l’infortunio sia arrivato a poche ore dall’addio di Fells. Ma è anche vero che, con Williams, capitò il contrario: il giocatore rimase sospeso, e poi si ruppe) in previsione del suo stop. Si dovrà capire al volo quale è la condizione del giocatore, dopo mesi in cui, evidentemente, alcune scelte sono state sbagliate. E poi, agire al volo, ricordando che se si vuole qualcuno, le date sono semplici. Ovvero, se proveniente dalla serie A, deve avere almeno 5 partite giocate e limite massimo il 29 febbraio. Altrimenti, se proveniente dalla A2, tempo fino al 28 marzo. Tertium non datur, ovvero non si possono prendere giocatori che nono siano già stati vistati.
Per cui, si deve guardare agli scarti della massima serie (Dawkins e Miller di Torino non ispirano tanto) o della seconda categoria, dove qualcosa si potrebbe trovare dalle parti di una Siena non con i milioni sotto il cuscino. Difficile, invece, che si possa prendere quell’Anderson che sta facendo prodigi a Imola, così come Allen a Roseto.

Sulla questione Ray ha parlato brevemente Roberto Brunamonti, con dichiarazioni rilasciate a Stadio durante la manifestazione di ieri organizzata dalla Fondazione Virtus per parlare di legalità. “Mi dispiace tanto per Valli e per l’organizzazione, purtroppo quando inizia ad andare tutto storto non si hanno soluzioni, e l’assenza di Ray non è mai stata risolta. Come uscirne? Sarò banale, ma in palestra bisogna dare il 101% e ripartire da lì. Quando ci sei già dentro non c’è altro modo”

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