Un articolo di Walter Fuochi su Repubblica ha tracciato la "roadmap" della Virtus verso l'Eurolega, che è l'obiettivo dichiarato di società e proprietà per gli anni a venire, dopo le parole di Jordi Bertomeu nei giorni scorsi a Milano, che hanno aperto la porta alle Vu Nere, se verranno rispettati certi parametri.
La società è sotto osservazione, sotto due punti di vista.
Il primo è quello sportivo, e il percorso è già partito. In estate è stata scelto di partecipare all'Eurocup invece che alla Champions League, ed è stata allestita una squadra competitiva con un nome di grande richiamo come Milos Teodosic.
Il secondo è quello dell'impianto di gioco. La Virtus sta cercando di adeguarsi alle richieste di Eurolega sia a breve termine, con l'Arena temporanea in Fiera, sia a lungo termine, con il progetto del nuovo palasport.
Nell'immediato, la Virtus punta a una licenza a breve termine - che potrà arrivare o per meriti sportivi (arrivando tra le prime due in Eurocup) - oppure se le verrà concessa una delle wild card disponibili. La speranza, poi, è quella di arrivare a una licenza a lungo termine, sulla falsariga di Milano. La concessione di questa sarà legata a prove di solidità, sia sportiva che aziendale, da fornire nei prossimi 2-3 anni. In sostanza, bisognerà costruire squadre sempre più forti e avere un pubblico sempre più numeroso, dato che anche gli indici di riempimento dell'Arena sono parametri che saranno considerati. Quindi, oltre agli abbonati, la sfida della Virtus nei prossimi anni sarà quella di attrarre pubblico nuovo.

(foto Virtus Pallacanestro)

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