La Virtus Pallacanestro Bologna da oggi in poi si chiamerà <b>“Caffè Maxim”</b> Bologna. L'accordo di sponsorizzazione ha durata annuale, con opzione di propoga per la prossima stagione, e farà affluire nelle casse della società bianconera 400.000 euro, più altri 200.000 garantiti in caso di promozione in serieA.
<br>Caffè Maxim è un marchio emergente, recentemente depositato e che sarà attivo a partire da gennaio. Praticamente si tratta di una catena di bar e caffè in franchising. L'ideatore e patron di Caffè Maxim è Massimiliano “Max” Boccio, classe 1974 per 206 cm, ex giocatore della Virtus (settore giovanile), del Gira Ozzano e di Fabriano.
<br>La nuova sponsorizzazione bianconera è stata presentata questa mattina presso la sede Virtus di via dell'Arcoveggio.
<br>A fare gli onori di casa il presidente <b>Romano Bertocchi</b>, che ha presentato brevemente l'ospite:
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<br><i>Sono qui per presentarvi il signor Max Boccio, alias Caffè Maxim, il nuovo sponsor della Virtus. Si tratta di uno sponsor giovane, e di un ex-virtussino, che qui ha fatto tutta la trafila delle giovanili. Lascio a lui la parola.</i>
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<br>Parola quindi a <b>Massimiliano Boccio</b>, che ha svelato tutti i dettagli del suo progetto e dell'accordo con la Virtus:
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<br><i>L'idea di sponsorizzare la Virtus è nata circa un mese fa. Ero alla ricerca di un vettore per il progetto Caffè Maxim, che è nato un paio d'anni fa, e credo che la Virtus sia quello ideale. Nella scelta ho unito tante cose, il fatto che io sia un uomo di basket affetto per la società nella quale sono cresciuto, e un bugdet alla mia portata. Stiamo parlando di 400.000 euro, più 200.000 di bonus in caso di promozione, cosa che ci auguriamo tutti.
<br>Il progetto Caffè Maxim è un progetto di franchising leggermente modificato, applicato ai bar. Il marchio è stato appena creato e depositato, e la promozione comincerà da gennaio. Cominciamo a piccoli passi dall'Emilia-Romagna, con un bacino di utenza potenzialmente illimitato. L'idea è nata quando il locale di famiglia (via Indipendenza angolo via Falegnami) aveva bisogno di una rinfrescata agli arredi. Allora abbiamo pensato di dargli anche un nuovo nome, che mi è stato suggerito dalla mia fidanzata di origine ex-unione sovietica. Lei mi chiama “Maxim”, alla francese, e così nasce Caffè Maxim. Tengo a specificare che il progetto non c'entra nulla con la Francia, nè con altre catene in franchising. E' un'idea nata qui a Bologna e credo sia innovativa.
<br>Altra cosa, noi non siamo una torrefazione, ma ci appoggeremo a una torrefazione, e può darsi che in futuro venga creata una linea personalizzata a nome Caffè Maxim. L'appoggio a una torrefazione è una cosa fondamentale per il nostro futuro, così come la scelta del vettore promozionale giusto, e con la Virtus credo di aver scelto bene.
<br>Come dicevo l'accordo è annuale, con un'opzione per la prossima stagione in caso di promozione in serieA. Io alla Virtus sono molto affezionato e spero di rimanere qui dentro il più a lungo possibile, magari un giorno come socio della “public company” di Sabatini.
<br>Io sono bolognese DOC, nato in via D'Azeglio, e in Virtus ci sono entrato all'età di 10 anni; ci sono rimasto per 9 stagioni, facendo tutta la trafila delle giovanili. Credo di essere cresciuto come giocatore e anche come uomo grazie alla serietà e alla disciplina che la Virtus impone ai propri giocatori e allenatori. Devo molto alla Virtus, in particolare ai miei allenatori Roberto Nadalini, con il quale a 14 anni ho vinto lo scudetto allevi, e a Giordano Consolini, col quale ho vinto due titoli cadetti (1990 e 1991). Reputo Giordano una persona eccezionale, l'allenatore ideale per questa squadra. Credo di essere cresciuto molto grazie ai suoi “calci nel sedere”.
<br>Finita l'esperienza con la Virtus ho giocato nel Gira Ozzano, altra società alla quale sono legatissimo a livello affettivo. Mi hanno trattato come un figlio. Ora ho anche una piccola quota di sponsorizzazione in quella società.
<br>Nel 1998 ho avuto una esperienza breve ma costruttiva in A2 a Fabriano con Alberto Bucci. Giocavo poco, ma ritengo di avere imparato molto.
<br>Poi ancora Ozzano, con la stagione bellissima 2001-2002 (insieme a Simone Cotani), in cui abbiamo vinto la coppa di lega e abbiamo sfiorato la promozione in A2, perdendo la bella contro Teramo. Una stagione indimenticabile.
<br>Nel 2002 mi sono ritirato e ho cominciato a dedicarmi anima e corpo all'attività di famiglia e al progetto Caffè Maxim. Credo fortemente in questo progetto, e credo che la Virtus sia un vettore fortissimo. Ovviamente so che ci sono dei rischi, e ho previsto un bugdet massimo oltre al quale non andrò. Però ho ottime aspettative: credo di poter conquistare il 10% dei punti vendita che la torrefazione con la quale ci accorderemo ci metterà a disposizione.</i>
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<br>Infine, parola al GM virtussino <b>Massimo Faraoni</b>:
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<br><i>Diamo il benvenuto a questo sponsor, giovane e ambizioso come giovane e ambiziosa è la squadra. In più siamo molto felici che la storia umana e affettiva dello sponsor sia legata a doppio filo proprio alla Virtus.
<br>Credo che l'immagine che la Virtus crea sia un aggancio importante per uno sponsor che vuole farsi conoscere ed emergere.
<br>Il logo Caffè Maxim apparirà sulle maglie a partire dalla partita a Sassari; per quella contro Rimini non si fa in tempo, perchè ci sono tempi tecnici da rispettare, occorre preparare le canotte e depositare il contratto.

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BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91