L’ala proviene da una buona stagione con gli Aviators Lugo, dopo l’esordio in un campionato senior con la Salus Bologna. Il suo palmares è già ricco di numeri e premi ottenuti nel settore giovanile della Virtus Bologna, con cui vinse lo Scudetto Under18 da capitano.



Classe 2000, 196 cm, a Granarolo dell’Emilia, mosse i primi passi sul parquet di basket, prima di entrare nel vivaio della Virtus Bologna. Con le V nere ha disputato tutti i campionati giovanili dall’Under 15 al campionato Nazionale Giovanile, passando dall’Under 17 Eccellenza ed Under 18 Eccellenza. Gli anni in bianconero lo hanno portato a giocare tre finali scudetto e vincere un titolo nazionale, con la fascia di capitano.

Nelle mani di coach Marco Regazzi giunge, dunque, un altro prospetto in rampa di lancio che lo staff tecnico potrà valorizzare in serie C Gold.



I numeri di Salsini in maglia Aviators raccontano di 7,5 punti di media partita, nei 20 minuti in campo.
Le sue percentuali in biancoverde rasentano il 40% dalla media distanza ed il 33% nel tiro da 3 punti, oltre al 75% nei tiri liberi.
Ha strappato 56 rimbalzi complessivi, infilando 14 assist e subendo 44 falli.
La prestazione da incorniciare è arrivata il 15 febbraio contro Gaetano Scirea, quando realizzò 20 punti. Ma anche contro Ferrara (18) ed Anzola (17) fece la differenza, risultando tra i migliori in campo.



Federico Salsini, benvenuto in casa Virtus Imola!
Quali sensazioni ti accompagnano, sbarcando in un ambiente desideroso di far molto bene nella prossima stagione?
“Innanzitutto grazie per il caloroso benvenuto! Sono davvero entusiasta per la nuova stagione, non solo per via del lockdown, che ha fatto crescere esponenzialmente la voglia di tornare sul parquet, ma soprattutto per i nuovi colori che vestirò.
Il PalaRuggi è senza dubbio un tempio della pallacanestro, nel quale è sempre stato emozionante giocare da avversario, sia per la struttura sia per il pubblico caloroso.
La Virtus è rispettata (e temuta) in tutto il campionato e sono davvero orgoglioso di farne parte! Il desiderio di fare molto bene è comune e non può che galvanizzarmi ancora di più!”



Questa è la vigilia della tua terza stagione da senior: sei pronto a spiccare il volo da protagonista in serie C Gold?
“Lo spero vivamente! La prima stagione in maglia Salus è stata abbastanza complicata, lo scorso anno a Lugo ho fatto un campionato in crescendo, peccato per l’interruzione improvvisa che ha interrotto il mio percorso.
Quest’anno a Imola spero di poter dare continuità al mio sviluppo cestistico e di riuscire a dare il mio contributo alla squadra!”



Sei una tipica ala piccola indispensabile per una squadra, in quanto molto duttile nei ruoli e nelle posizioni in campo. Niente male da guardia, neppure da ala forte, con un buon senso del gioco. Ti ci riconosci?
“Si, assolutamente. Diciamo che nonostante le mie caratteristiche mi adatto facilmente alle situazioni per dare una mano alla squadra, lì dove ce n’è bisogno. Mi piace mettermi in gioco soprattutto in difesa, dove posso marcare dall’1 al 4. Fino a circa 15 anni ho sempre giocato praticamente da centro, mentre dall’under 18 in poi, ho giocato da ala. Questo mi ha permesso di imparare a ricoprire diversi ruoli e a saper fare diverse cose in campo”.



Dove credi di dover migliorare durante il lavoro in palestra, al fine di riuscire a guadagnarti sempre più spazio in campo?
“Sicuramente a livello fisico devo migliorare tanto, perché sono ancora un po’ “leggerino” e sono certo che quest’anno lavorerò tanto sotto questo punto di vista. In questo momento mi sto allenando su quelli che sono i miei punti deboli, come il palleggio, ma spero di riuscire a migliorarmi in tutti gli aspetti del gioco durante l’annata”.



Cosa ti aspetti dalla stagione che verrà, sia personalmente che come squadra?
Ho alte aspettative per la stagione 20/21. In primis perché la squadra che si sta formando è forte e può fare bene, ma anche perché voglio crescere come giocatore e sono sicuro che Imola sia la piazza giusta per farlo. Spero di trovare un gruppo affiatato con il quale stupire il pubblico e la Società”.



Coach Marco Regazzi è noto per essere molto esigente durante gli allenamenti, quando cerca di far crescere tecnicamente e fisicamente i propri ragazzi. Ottenendo, spesso, ottimi risultati. Sei pronto a seguirlo?
La sua reputazione lo precede, in tanti me ne hanno parlato molto bene sia a livello tecnico che umano. Se ho scelto Imola è anche per merito suo: abbiamo avuto un paio di chiacchierate che mi hanno convinto davvero rapidamente. Ci siamo trovati sulla stessa lunghezza d’onda soprattutto sulla volontà di lavorare tanto e bene: sono prontissimo a seguirlo e a fidarmi di lui”.

 

Del tuo periodo alla Virtus Bologna cosa ricordi con maggior affetto?
Beh… è difficile rispondere a questa domanda. Gli anni passati in Virtus sono stati davvero speciali. Senza dubbio l’etica del lavoro che mi è stata insegnata lì è difficilmente riscontrabile altrove.
Ricordo con grande emozione lo scudetto under U18, ma anche le 2 finali nazionali perse in finale.
Non posso dimenticare la rivalità con il mio amico “Marchino” Barattini contro il quale ho giocato per tutta la durata delle giovanili. Ho avuto anche l’onore di essere il capitano della Virtus U18 nel mio ultimo anno in maglia bianconera. Speriamo che il nome “Virtus” mi porti fortuna!



L’Armata Giallonera ed i tifosi della Virtus Imola sono famosi in regione per essere molto caldi, esigenti e competenti. Li vuoi salutare?

Lo so bene! Ho giocato alcune volte al PalaRuggi da avversario e posso garantirvi che scendere in campo davanti a dei tifosi così agguerriti non è mai semplice. Non vedo l’ora di averceli dalla mia parte! Mando un abbraccio all’Armata Giallonera ed a tutti i tifosi sperando di vederci presto! Non vedo l’ora! Imola vera è solo giallonera!”

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