Era da tempo che nell’ambiente della Intech Virtus Imola si parlava di Alessandro Alberti. E, finalmente, il momento del “ritorno a casa” del gioiello imolese doc è realtà.

 

Alberti è un buon mix tra i due ruoli di playmaker e guardia: soprattutto in difesa fa la differenza per l’aggressività e l’intuito con cui mette in difficoltà l’avversario diretto. Mentre in attacco è un buon tiratore che punta al ferro in velocità e fantasia.

Vent’anni compiuti da un paio di mesi, Alberti arriva da una buona stagione personale in serie B alla Sutor Montegranaro, al di là della retrocessione della formazione marchigiana. Negli anni precedenti, una toccata e fuga in Legadue in maglia Andrea Costa nel 2019/20 e prima ancora la serie D con l’International Imola. Ma, soprattutto, tanti anni in maglia Virtus Bologna, nel settore giovanile.

Quindi, dopo aver preso il volo nel mondo senior, la guardia cercherà conferme a livello personale e di squadra tornando a casa, in un ambiente caloroso come quello della Virtus.

 

 

Alessandro Alberti, benvenuto, anzi, bentornato alla Virtus Imola. Cosa ti ha spinto ad abbracciare il progetto giallonero?

“Innanzitutto grazie. Sicuramente il progetto mi è piaciuto molto, inoltre siamo una squadra giovane, ognuno con caratteristiche importanti e utili al gruppo”.

 

Ti ricordi i tempi in cui, da bambino, Gianpietro Marrobio ti “strappò” al calcio per farti appassionare alla palla a spicchi?

“Certamente, come posso dimenticare quei bellissimi momenti. È stato difficile inizialmente allontanarmi dal calcio (giocai a lungo “in contemporanea”), ma poi ho capito che il basket era la mia strada”.

 

Dopo i primi passi alla Virtus Imola, il lancio nelle giovanili della Virtus Bologna: che ricordi hai di quella esperienza?

“L'esperienza alla Virtus Bologna rimarrà sempre un bel ricordo per me, soprattutto per la mia crescita personale, sia in campo che fuori dalla palestra. Il risultato più emozionante è stato sicuramente l'accesso alle finali nazionali”.

 

Quindi le prime esperienze nel mondo senior, prima della grande occasione in serie B: alla Sutor Montegranaro, nonostante la retrocessione, la tua prima vera stagione da protagonista è stata molto positiva, con oltre 5 punti di media a partita segnati. Come l’hai vissuta?

“Come prima esperienza fuori casa è stata molto positiva, posso ritenermi abbastanza soddisfatto della stagione che ho fatto, a parte per l'infortunio alla caviglia di inizio marzo, motivo per cui sono stato fuori fino a fine stagione”.

 

Quali ritieni essere i tuoi punti di forza e quali invece gli aspetti da migliorare?

“Il mio marchio di fabbrica è sotto tutti i punti di vista la difesa, ma comunque mi piace anche attaccare il ferro a tutta velocità. Le cose da migliorare ci sono sempre, sicuramente vorrei alzare le percentuali di tiro”.

 

I tuoi principali obiettivi stagionali?

“L'obiettivo principale della squadra è quello di fare una stagione uniti e vogliosi di arrivare il più in alto possibile senza doversi porre limiti. Personalmente, vorrei dimostrare quello che valgo e migliorarmi sempre di più”.

 

Essendo imolese doc conoscerai certamente l’impeto dell’Armata Giallonera: cosa vuoi promettere a tutti i tifosi della Virtus?

“Il calore del pubblico sarà fondamentale per tutti noi. Io contribuirò con tanta grinta e voglia di vincere ogni domenica”.

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