Il nuovo corso della Virtus è ufficialmente iniziato ieri mattina, con la presentazione del nuovo AD Alessandro Dalla Salda. Il dirigente reggiano ha mostrato di avere le idee chiare su cosa c'è da fare per far crescere la società, sotto tutti gli aspetti. Come ha spiegato, Virtus Pallacanestro verrà divisa in quattro aree (amministrazione, marketing, comunicazione e sportiva) e tutte dovranno crescere.

L'aspetto sportivo, ovviamente, è quello più pesante. Giovanili, certo, ma soprattutto prima squadra. In merito, Dalla Salda ha confermato (senza nominarlo) l'arrivo di Marco Martelli, appena Casale terminerà la sua stagione, e poi ha parlato di allenatori. Nomi non ne sono stati fatti, ma è stata spiegata (e motivata) la preferenza per un allenatore full time, e abituato a giocare le coppe europee, spesso. Il profilo tracciato è quello di Andrea Trinchieri, non ci sono dubbi. L'obiettivo numero uno della società è il coach ex Bamberg, e le speranze di convincerlo sarebbero concrete.
L'obiettivo è quello di stare stabilmente tra le prime otto del campionato, e di far bene in Europa.

Per quanto riguarda il budget, Dalla Salda ha spiegato che si agirà senza spese folli, e che gli è stato garantito di poter operare su livelli di spesa simili all'ultima stagione. Leggendo tra le righe, questo però non significa necessariamente che il monte stipendi della squadra sarà uguale (visti anche alcuni nomi che girano come possibili innesti, e il fatto che il roster dovrà essere necessariamente più lungo, dato il doppio impegno) ma potrebbe aumentare grazie all'uso dei contratti di immagine, e anche con l'arrivo di sponsor "europei" legati alla partecipazione bianconera alla Champions League. Sul fronte della proprietà, invece, sembra confermato il progressivo disimpegno delle Coop, che stanno via via riducendo la propria quota e avrebbero l'intenzione di uscire del tutto il prima possibile, probabilmente già dopo l'estate.

Infine, le regole di eleggibilità. Anche qui Dalla Salda è stato chiaro, spiegando che il suo giocatore tipo è valutato per la sua qualità e non per l'eleggibilità del suo passaporto. Si va quindi verso il 6+6, con buona pace del premio italiani, il cui importo peraltro quest'anno sarà dimezzato.

(foto Roberto Serra / Iguana / Virtus Pallacanestro Bologna)

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