La firma di Nico Mannion con la Virtus è di quelle destinate a far parlare, sia perchè è la seconda volta in meno di un anno che la società bianconera prende un giocatore italiano dalla NBA - dopo Marco Belinelli - sia perchè Mannion è uno dei giocatori del momento, dopo le ottime prestazioni con la Nazionale. 24 punti nella finale del Preolimpico contro la Serbia di Teodosic, e Olimpiadi con 12.5 punti e 4.5 assist di media.
L'operazione si è concretizzata molto velocemente nella giornata di ieri. La Virtus seguiva il giocatore da tempo, ma Mannion non aveva intenzione di sbarcare in Europa, ma di perseguire il sogno NBA. Paradossalmente, a sbloccare la situazione è stato il "no" alla Virtus di Chris Chiozza, che dai Warriors ha avuto quel "two way contract" destinato proprio a Mannion, che così si è trovato chiuso. Da qui l'affondo bianconero e il rapido accordo per un contratto biennale con opzione per il terzo anno ed escape NBA alla fine della prima stagione, ma solo in caso di contratto garantito e dietro pagamento di un buyout.
Sulla carta, ci guadagnano tutti. Il giocatore, che ha l'occasione di crescere giocando minuti da protagonista in una squadra di alto livello, per poi tornare in NBA con uno status totalmente differente da quello di adesso. La Segafredo, che si mette in casa un giocatore italiano del 2001 già ora di alto livello, e con enormi margini di crescita.
Sergio Scariolo avrà quindi un reparto esterni con la coppia di playmaker della Nazionale italiana - Mannion e Pajola - oltre a Teodosic, Belinelli e Ruzzier, che sulla carta parte ai margini della rotazione. Il potenziale c'è tutto, con due veterani di altissimo livello e due talenti in grande crescita. Bisognerà trovare la chimica giusta tra giocatori molto diversi tra loro.

Per il resto, con l'acquisto di Mannion il mercato bianconero è probabilmente concluso, almeno per ora. Le Vu Nere dovrebbero partire così, con uno straniero in meno e due visti a disposizione, da usare in corso d'opera se e quando ci sarà bisogno. Nel frattempo, il parco italiani è di altissimo livello, e l'anno scorso nei playoff si è visto quanto questo sia importante. La Segafredo partirà con grande ambizione, per provare a vincere tutto a partire dalla Supercoppa - come ha detto ieri Luca Baraldi - e con gli occhi di parecchi osservatori NBA puntati su di sè: per Mannion, certo, ma anche per Pajola. L'obiettivo principale è sempre quello: tornare in Eurolega il prima possibile, per poi restarci e consolidarsi.

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