La prima cosa da dire - e forse l’unica cosa che conta davvero - è che la Virtus ha vinto il girone D della Champions League. Questo all’inizio della competizione non era assolutamente scontato, anzi l’obiettivo della proprietà era “solo” quello della qualificazione ai playoff.
Arrivarci da primi - però - è tutta un’altra cosa, certamente per il prestigio, ma soprattutto perché così i bianconeri saranno testa di serie nel sorteggio di domani, e potranno giocarsi col ritorno in casa i due turni che li separano dalle Final Four, nuovo obiettivo fissato in corso d’opera.

Nella partita di ieri si è visto a tratti il meglio della Virtus, e negli ultimi minuti dei tempi regolamentari anche qualche momento del peggio. Tantissimi errori ai liberi (23/36) e una gestione del finale rivedibile, diciamo così. La partita andava chiusa prima, e con il supplementare si è rischiato parecchio. In ogni caso è arrivata la sudatissima vittoria.

Il primo posto però è qualcosa che parte da lontano. Dalle sette vittorie iniziali, soprattutto. E c’è l’impressione che la coppa, oltre all’inevitabile fatica (emersa nel periodo dell’infortunio a Martin), sia servita tanto a cementare il gruppo, e a dare spazio a quei giocatori che in campionato, per un motivo o per l’altro, vedono meno il campo. E’ il caso ad esempio di Alessandro Cappelletti, importante anche ieri, e di Brian Qvale - che dall’arrivo di Moreira gioca solo in coppa, e bene. Il tutto però senza mai dimenticare l’obiettivo principale, che è quello di vincere le partite. Questa squadra è stata costruita (e ritoccata in corsa) con l'idea di reggere il doppio impegno, e lo sta facendo bene, pur tra parecchie difficoltà.

La Virtus quindi chiude al primo posto con 10 vittorie e 4 sconfitte, peraltro tutte in volata (due di 3 punti, due di 1): i bianconeri sono secondi in tutta la competizione per punti realizzati (85.9) e primi per palle perse (appena 8 a partita). Tra i singoli, Kevin Punter è secondo per punti realizzati (230, come James Feldaine), mentre David Cournooh è il miglior tiratore da tre di tutta la competizione, con oltre il 60%.

Domani il sorteggio, e prossimo turno a inizio marzo, contro una quarta classificata degli altri tre giorni. La via per le Final Four passa per due turni andata-ritorno, in cui i bianconeri giocheranno sempre il ritorno in casa, e nei quali conterà la differenza canestri complessiva.



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LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI