Tutto è bene quel che finisce bene, o almeno si spera. Dopo meno di 24 ore - le più convulse della recente storia della Virtus - il provvedimento nei confronti di Sasha Djordjevic è rientrato e il coach è stato regolarmente reintegrato al suo posto, ha diretto l’allenamento di ieri e questa sera sarà in panchina a Monaco in Eurocup.

Dopo una mattinata di voci e controvoci, tra ricostruzioni della giornata di domenica contatti - veri o presunti - con almeno tre allenatori diversi (Obradovic, Scariolo e Banchi) e voci di giocatori sulla via del taglio (Markovic) o pronti alla ribellione, nel primo pomeriggio Djordjevic si è presentato in Arcoveggio e dopo una riunione con Baraldi e Ronci è stato reintegrato. E’ stato proprio Luca Baraldi - in un lungo intervento radiofonico - a dare il punto di vista della società, tra l’altro negando che siano stati contattati altri allenatori.

L’AD ha provato a gettare acqua sul fuoco, ma che Djordjevic fosse stato esonerato e che i rapporti si fossero rotti non lo dice solo il comunicato ufficiale, ma anche che il suo nome fosse stato cancellato molto velocemente dal sito societario. Si era creato uno strappo - per motivi tecnici (le quattro sconfitte casalinghe in fila) e di immagine (il mancato utilizzo di Belinelli) - e ieri è stato ricucito con pazienza, dalla società più che dalla proprietà, che era stata la principale fautrice dell’esonero, anche perchè - probabilmente - di reali alternative di alto livello pronte a venire a Bologna ora non ce n’erano.

Di sicuro la Virtus nel suo complesso non ne esce bene, perchè due settimane dopo aver fatto parlare sè tutto il mondo del basket europeo per il motivo giusto - l’ingaggio di un campione NBA come Belinelli - ha replicato per un motivo meno nobile, un esonero incomprensibile per chi vedeva la classifica intonsa in Eurocup. e il successivo dietrofront.

E’ stato un terremoto, e come tutti i terremoti lascia sul pavimento parecchi cocci e vetri rotti. A questo punto, tutti hanno il dovere di spazzarli via e di ricostruire. Djordjevic deve dimostrare, a partire da stasera, di avere la squadra in mano. I giocatori - che ieri hanno espresso compatti il loro attaccamento al tecnico serbo con post sui social e foto di abbracci - devono dare il 100% sempre, e non solo in coppa. Società e proprietà devono mettere la squadra e il tecnico nelle migliori condizioni per rendere, lavorando con tranquillità. E’ questa l’unica ricetta per provare a mettersi alle spalle queste 48 ore, in modo che non restino cicatrici indelebili, tali da condizionare la stagione.

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