CAFFE' MAXIM BOLOGNA – ROSETO BASKET 75-70 (20-21, 45-32; 55-54)

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? E' questa la domanda che viene da porsi al termine di una partita che la Virtus ha sì vinto, ma soffrendo in maniera incredibile contro una Roseto non certo irresistibile, che è in attesa di un paio di nuovi innesti.
Entrambe le fazioni hanno le loro ragioni: gli ottimisti hanno dalla loro la seconda vittoria consecutiva (oggi senza Lang), il passo avanti verso le final8, la buona partita di Drejer e Milic. I pessimisti possono parlare della crisi contro la zona, che ha consentito a Roseto di rientrare dal -16, dal calo di Bluthenthal, e del fatto che alcuni giocatori sono proprio fuori fase. Parliamo di Lacey, che non ha approfittato dell'assenza di Lang, e soprattutto di Nacho Rodilla, che da un po' di tempo a questa parte è un vero e proprio corpo estraneo, tanto da far auspicare un intervento sul mercato.
La verità, come sempre, sta nel mezzo. Nel frattempo bisogna fare i complimenti a Luis Flores, davvero un grande attaccante, e agli altri due giocatori di Roseto che hanno giocato a basket: Capel e Busca. Bravi loro, a riaprire una partita che sembrava sepolta dopo la raffica di Drejer del secondo quarto. Markovski dal canto suo si prende i due punti, e anche molti spunti su cui lavorare in vista delle prossime partite, che sono tutt'altro che facili: domenica trasferta a Varese, poi arriva Napoli, forse la squadra attualmente più in forma.

Cronaca: 7020 presenti, Lang nei dodici solo per onor di firma, l'ex di turno (applauditissimo) è Roberto Casoli, capitano della promozione delle Vu Nere.
Roseto parte bene, e nel primo quarto tiene quasi sempre la testa avanti, grazie soprattutto al gioco sotto canestro. I lunghi bianconeri soffrono parecchio Capel, Phoenix e Casoli: la Caffè Maxim resta comunque a contatto grazie a un buon impatto di Milic (10+13 alla fine). 21 a 20 per Roseto alla prima sirena.
Alla ripresa del gioco Markovski prova il quintetto difensivo, che dà i suoi frutti. Pelussi e Gugliotta girano un paio di chiavi dietro, ma è soprattutto l'impatto di Drejer a cambiare la partita. Il giocatore danese piazza 16 punti in 8', mentre Roseto viene tramortita da un parzialone di 18-4, che coincide con l'ingresso al palaMalaguti dei propri tifosi, giunti in ritardo. 45-32 all'intervallo.
Terzo quarto di rara bruttezza per la Virtus, che dal +16 crolla contro la zona e trova il primo canestro dal campo dopo oltre 5'. Roseto, senza fare nulla di speciale, si attacca a Flores e al carneade Payne e piazza un incredibile parziale di 20-5, che vale il -1 all'ultimo intervallo. La Virtus ha segnato appena 10 punti in questo quarto, di cui solo 5 dal campo (tap-in di Lacey e tripla di English).
Ultimo periodo da cardiopalma: la Virtus prova a scappare con due triple, ma Roseto non molla e torna sotto, sempre con Flores e Capel. A 2'23” dalla fine il punteggio è ancora in parità. E allora ci pensa David Bluthenthal, fin lì abbastanza anonimo. E' sua la tripla del 71-68, quella che spacca la partita. Da lì in poi Flores non trova più il canestro, e Di Bella è abbastanza preciso dalla lunetta. Finisce 75-70, e la Virtus, nonostante non abbia certo brillato, ha 4 punti di vantaggio sul nono posto. Una cosa però è certa: per vincere a Varese o contro Napoli bisognerà giocare molto meglio di così.

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