Il presidente di Treviso Basket, Paolo Vazzoler, è stato intervistato da Luca Corsolini su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole sul big match di domenica.

In questi giorni uso spesso Cristoforo Colombo come metafora. Voglio dire, il bilancio è positivo proprio perché non importa, al momento, come sta andando, sono molto più contento di vedere dove stiamo andando. E davvero stiamo tutti andando nella stessa direzione. Cristoforo Colombo per scoprire l'America dovette prima convincere il suo equipaggio che la rotta buona era quella che passava per le Indie.
Sono convinto che da questo campionato dobbiamo aspettarci onde folli. Squadre a terra si rialzeranno improvvisamente, squadre in testa potranno perdere partite facili sulla carta, e persino perdere più di una partita in fila. Inutile mettere in stiva le certezze, si naviga molto meglio sapendo di dover essere pronti a ogni tipo di imprevisto.

Treviso-Fortitudo in ogni caso è una partita speciale? Non ho l'ossessione del risultato. Piuttosto vorrei che fosse una partita di pallacanestro e basta. Solo pallacanestro, nessun contorno. A quel punto mi andrebbe bene qualunque risultato. Una vittoria sarebbe una bella iniezione di fiducia, una sconfitta sarebbe probabilmente un elenco di suggerimenti, non so se lungo o corto, di sicuro l'indicazione di cosa dobbiamo cambiare, di dove dobbiamo migliorare. Ho chiesto ai ragazzi proprio questo, per tutta la stagione: di dare sempre il massimo per poter accettare ogni tipo di risultato alla fine. Poi, alla fine del campionato, vedremo chi ha scoperto l'America, ovvero chi, tra Treviso e Fortitudo, sarà stato capace di tornare a... casa.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91