Serviva una serata normale, priva di “mazzate clamorose” ed esoneri inaspettati, e chissà magari rasserenata da due punti, che però non arrivano per una Fortitudo ancora a secco di sorrisi stagionali (sono 9 le sconfitte in fila se ci mettiamo la trasferta di Trieste della scorsa stagione). Cambia il manico quindi (non per il sito LBA per il quale allena ancora Repesa), ma non la musica, per una Fortitudo, priva di Fantinelli e Groselle, perennemente a rincorrere gli avversari, ma senza impensierirli per davvero, e con urgenti ed oggettivi aggiustamenti che dovranno necessariamente arrivare, prima di chiudersi in palestra e buttare la chiave.

Servono due time out nel giro di otto minuti a Martino per frenare le corse casalinghe, spinte da Spagnolo e Tinkle. Il primo stop arriva sul 5-0 casalingo a far capire l’aria che tira, con già 3 perse bolognesi, seguito dal bis poco più in là, dopo aver incassato un 11-0 lombardo che scaraventa la Fortitudo sul 22-9. Al primo stop i numeri sono impietosi per Bologna con l’80% al tiro concesso, e ben 8 “bocce” volate in parterre. Martino butta dentro Procida, ricavandone due triple a regalar ossigeno, ma di là l’esordio di Mcneace è tosto: l’area offensiva è sua (4 rimbalzi) e in un amen la Vanoli torna su distanze rassicuranti (38-25). Bologna pesca allora Richardson, che con 7-0 tutto personale riavvicina i suoi dando un senso al resto del match prima dell’intervallo lungo.

Si ricomincia e l’andazzo sembra quello già visto: i muscoli di Sanogo rimettono la Vanoli oltre la doppia cifra di vantaggio, rintuzzata da sprazzi di Richardson e buone cose di Benzig. L’impressione però è quella di affannarsi per rimanere attaccati alla targa avversaria, e quando Radic entra e ne mette 4 in fila (59-47) per coach Martino è tempo di tornare a parlare coi suoi. Le praterie concesse a Cournooh mantengono la Vanoli a distanza al terzo stop. Il 10-0 in apertura di ultimo quarto, con tripla di Spagnolo e schiacciata gigantesca di Cournooh sa tanto di sentenza (77-58). Lo sforzo Effe arriva fino al -12 con tanto di antisportivo subito da Richardson non capitalizzato fino in fondo, ma è solo una delle ennesime piccole fiammate di serata, dopo tanti schiaffi presi.

VANOLI CREMONA – KIGILI BOLOGNA 94-78
(24-11, 40-34, 67-58)

C – Agbamu NE, Harris 13 (0/2, 5/12, 1/6), Sanogo 9 (1/4, 4/5, -), McNeace 10 (-, 5/5, -), Gallo NE, Pecchia 11 (-, 4/7, 1/1), Poeta 6 (1/1, 1/1, 1/4), Spagnolo 9 (-, 3/7, 1/2), Vecchiola NE, Tinkle 12 (1/1, 1/4 3/5), Cournooh 18 (2/3, 8/10, 0/2), Radic 6 (2/2, 2/3, -).

F – Ashley 12 (4/5, 4/8, 0/2), Gudmundsson (-, 0/1, 0/1), Aradori 13 (5/5, 4/6, 0/2), Mancinelli 4 (-, 2/3, -), Procida 10 (4/4, -, 2/4), Benzing 12 (1/1, 4/6, 1/3), Manna NE, Richardson 13 (4/6. 3/7, 1/3), Baldasso 8 (2/2, 0/2, 2/5), Totè 6 (0/1, 3/4, -).

(Foto presa dalla pagina FB della Vanoli Cremona)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92