Giorgio Valli, coach Forlì ed ex Virtus, ha parlato a Damiano Montanari di Stadio.
Un estratto dell’intervista.

“Domenica non sentirò odore di derby, che alleni Virtus o Fortitudo non cambia niente, ci sono sempre solo due punti in palio.”

“La retrocessione? Servirebbe una intervista di 4 ore. Ci sono troppe cose da dire per sintetizzarle in una risposta. Ora la Virtus è ritornata in serie A e io sono felice che Ramagli sia riuscito nell’impresa. Ma mi farebbe piacere che anche la Fortitudo ottenesse la promozione. Squadre come queste devono stare in serie A”

“La Fortitudo? Era fortissima anche prima dell’arrivo di Rosselli. In agosto era stata costruita per vincee il campionato, per cui se prima valeva 95 ora vale 100. A noi cambia poco. Noi siamo incerottati, con Diliegro, Fallucca e Bonacini che non stanno benissimo, ma ci saremo. Servirà una impresa, basta rapportare i due budget e l’esperienza dei nostri giocatori con la loro, ma questo sport può regalare sorprese. Non hanno punti deboli, io poi personalmente avrei difficoltà a gestire così tanti giocatori, ma è una fortuna che a me non è mai capitata. Squadre di vertice come la Fortitudo dovranno essere pronte per i playoff, i giocatori lo sanno, non sono mica scemi. Qualche calo di concentrazione ci può stare. Domenica la chiave sarà la capacità di reggere la fisicità”

“La pressione a Bologna? Le polemiche non giovano a nessuno e che sono utili solo le critiche costruttive, è sbagliato pensare che l’allenatore sia il mago della pioggia. Se fosse la persona più importante della società sarebbe quella con lo stipendio nettamente più alto. Ma non funziona così, né in termini economici né come potere. Se ci dovessero essere critiche, che al momento non condivido, credo che dovrebbero essere estese alla Fortitudo come club e non solo all’allenatore”

“Differenze tra Fortitudo e Trieste? Trieste ha un gruppo molto affiatato e gioca sull’entusiasmo di avere disputato la scorsa finale di playoff. Non condivido il rammarico di chi pensa che la Effe avrebbe già dovuto essere in serie A, due anni fa non era neanche da finale e l’anno scorso ha incontrato una squadra solidissima con cui si accoppiava male. Il bicchiere è molto più che pieno”

LAFAYETTE, "BOLOGNA E' COME MILANO, POCHE DIFFERENZE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91