Gran bel modo per festeggiare il compleanno. Oggi Valerio Mazzola si mette sulle spalle ventotto primavere, e lo fa con leggerezza, con un sorriso più aperto e felice del solito. E’ arrivata la vittoria in trasferta che Obiettivo Lavoro attendeva da tredici mesi, la prima in questa stagione delicata, ma doppiamente importante perché conquistata in casa dei campioni d’Italia. Cose che danno morale e stimoli.

“I ragazzi mi hanno fatto un bel regalo. Grandissimo. Mi dispiace per la Dinamo, ma ci tenevamo davvero tanto a questi due punti. Ci stiamo allenando dall’inizio della stagione veramente forte, fortunatamente adesso è arrivato anche Andre a darci un aiuto fondamentale. Ma alla domenica non eravamo mai riusciti a raccogliere i frutti del nostro lavoro intenso. Fino ad oggi, finalmente. Non è solo una mia festa, si capisce. Abbiamo fatto contenti i tifosi, che ci avevano chiesto di credere nella nostra squadra e di andare avanti tutti insieme. E’ il risultato giusto per tutti: squadra, tecnici, Fondazione e tifosi”.

Nel momento più difficile, quando Sassari ha provato a scappare, la forza d’animo del gruppo è uscita fuori meravigliosamente. Sulle ali di una difesa a zona che si è rivelata vincente. “E’ una chiave che proviamo spesso, in tutte le partite, questa volta ha pagato. Magari la Dinamo era un po’ sofferente, ma noi abbiamo trovato l’alchimia giusta. Riuscivamo a chiudere l’area e ripartire, poi Collins e Gaddy hanno fatto grandi canestri per portarla a casa”.

Meno punti per Valerio, ma come sempre tanto lavoro silenzioso e importante. “Il mio modo di giocare è questo. Il canestro va e viene, cerco di fare tante cose. A un certo punto ho capito che dovevo aumentare la fisicità in difesa e passare la palla agli altri. Bisogna essere maturi per capire quando non va dentro…”

Un successo in trasferta che vale doppio, a dir poco. Sono punti pesanti, per la classifica e anche per la mente. “Da uno a dieci, questo fatto di esserci sbloccati fuori casa per me conta dieci. E’ un momento che stiamo aspettando da tanto, sono due punti pesantissimi che però adesso non devono distrarci dagli appuntamenti importanti che ancora ci attendono”.

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