La rinascita di Candi basta e avanza, per una fumosa Fortitudo, e la domenica delle Palme è positiva per Bologna malgrado una prova non del tutto brillante. Recanati poteva essere una trappola, per 32’ almeno lo è stata, ma la gioventù del numero 7 bolognese è il classico basta-e-avanza, pur sapendo che servirà davvero ben altra roba, da qui in poi, per fare strada. C’è il risultato, c’è la soddisfazione dello scampato pericolo, per il resto si vedrà.

Si parte con tale lentezza e fallosità collettiva che, probabilmente, buona parte del pubblico sacramenta pensando ai fritti misti lasciati a metà per correre a vedere roba non proprio nella mente di Naismith. Punti solo dalla lunetta o quasi, a parte una tripla di Candi – evento che non si verificava dai tempi in cui il medesimo Candi era ancora sui sussidiari di terza elementare – e poco altro. Ci sarebbe parità, se non arrivasse un libero di Rush regalato da un fallo a tempo quasi scaduto di Italiano, con conseguente ulcera di Boniciolli. E 18-17 Recanati al 10’.

Davanti i marchigiani sono davvero poca cosa, così bastano 2 triple in sette minuti di Montano per fare un minimo di differenza e vergare il 29-20. A punteggio basso, però, è un attimo calciare quel già poco latte messo nel secchio: blande disattenzioni, Recanati che ricorda come in questo sport ogni tanto si debba anche far canestro, e serve di nuovo Candi per tenere le distanze, 34-27 al 20’ e percentuali collettive che a fatica superano il 30%.

Poi, a digestioni evidentemente completate, la partita si risveglia e gli attacchi rinascono. La Fortitudo gioca col fuoco, concede a Recanati di arrivare ad un canestro dalla parità e ai possessi del sorpasso, e soprattutto fa capire di non essere poi così assetata di sangue come avrebbe dovuto essere. Così, continuando a concedere troppo (27 nel terzo quarto, erano stati 27 nei primi due quarti), alla fine la freccia i marchigiani la mettono davvero, sfruttando una tripla di Bader dopo rimbalzo offensivo. E 54-52 interno al 30’.

Il neoarrivato Paulinho infila l’unica cosa buona della sua partita mettendo il cesto del 57-56, poi a risvegliare la Fortitudo ci sono un po’ di azioni difensive di Mancinelli, una nuova tripla di Candi e il non previsto ululato del fin qui sonnolento Knox. Ancora Candi, c’è il massimo vantaggio (72-63), ma anche le ultime velleità di Recanati, con i punti per cercare di riaprirla. Due imperfezioni di Knox e un antisportivo di Candi sono la chiave per riaprirla da parte dei gialli locali, ma Rush fa doppio ferro dalla lunetta, e il recupero palla di Candi (con liberi) sono ossigeno. Con la Fortitudo che, nelle ultime battute, deve solo gestire senza esagerare.


(Foto di Fabio Pozzati)

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