La settimana che precede il derby di solito è qualcosa che viene attesa come i bambini i giorni prima della vigilia di Natale, e basterebbe ricordare come eravamo messi, un anno fa, prima di quello che è, finora, l'ultimo incontro tra Virtus e Fortitudo messo agli annali di campionato. Spasmodica frenesia, continue interviste a protagonisti ed ex protagonisti che avrebbero potuto dire qualsiasi cosa, anche che avevano la prova dell'esistenza di vita su Urano, che sarebbero stati rimbrottati con un Ok, ma come si ferma Teodosic? O come si ferma l'entusiasmo Fortitudo?.

Undici mesi e un pandemia in corso dopo, ci si appresta ad una stracittadina senza pubblico, senza televisione, senza nulla: alla Unipol Arena ci saranno solo i pochi autorizzati, giocatori compresi, altrimenti - a meno di improbabili ribaltoni - solo la app di Eurosport. Ok va bene, diranno i nostri anziani lettori, non è che il derby sia SEMPRE andato in diretta tv, magari anche in chiaro, però nel 2020, e soprattutto viste le condizioni esterne, è qualcosa che raffredderà ancora di più la temperatura.

Nessuno allo stadio, cantavano gli Elii nel 1994. Ci si potrà chiedere, ce lo si continua a chiedere, a cosa serva andare avanti in questo modo, e sia i pro che i contro hanno ragione da vendere. Agonisticamente parlando, in campo ci andrà (ci dovrebbe andare, visto come vanno le cose...) una Virtus che è tra le poche, 7, che non ha ancora avuto stop italiani. Che ha un Baraldi a dire "fermiamoci" e un Djordjevic, dalla parte opposta, a far presente come "se si ferma una macchina non è detto che poi riparta". E che, Covid permettendo, giocherà solo 48 ore prima una gara di Coppa: anni e anni fa la precedente gestione tuonò contro una roba del genere, anche se a onor del vero l'Europa pre-derby era da trasferta. E ci andrà una Fortitudo che, ultima in classifica, nemmeno il più becero degli avversari avrebbe previsto. Senza Aradori e Happ, nella migliore delle ipotesi, e in totale difficoltà gestionale.

Ma più che quello che avverrà sul parquet, domenica sarà clamoroso il non-spettacolo degli spalti. E chissà come sarà la settimana di attesa, se ci saranno sfottò, patimenti, countdown come ai bei tempi. E via al concorso: un derby senza pubblico è come... Finite voi la frase.

(Foto di Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro Bologna)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92