Caro Civ,
Un anno fa ci hai lasciato, hai sempre detto che avremmo sciolto la squadra subito dopo la tua morte, stiamo cercando con tutte le forze di tenerla in vita perchè sappiamo che era la tua vita e la tua famiglia, manca tutto di te la tua voce, i tuoi scatti d’ira, i tuoi pronostici sfigatorii come li definivi tu ("Non aspettarsi nulla è un modo per rimanere mai delusi"), i tuoi scatti d’ira che nascondevano una piccaglia tenera ("alle giocatrici che mi chiedono di andare dico andate dove volete fate quel che vi pare"), il tuo sapersi accontentare di quello che la vita ti dà fino all’ultimo ("ho dieci euro in tasca sono ricchissimo"), il tuo distacco dalle cose poco importanti ("si sopravvive a tutto" e non mi affeziono a nulla, che è il miglior modo per affezionarsi a tutto).
Caro Civ sicuramente non saresti soddisfatto di come stiamo operando perchè volevi decidere tutto tu ("io sono il numero 1,2,3,4 in società, il padronaccio") ma ci ispiriamo alla correttezza ed alla sportività che ti caratterizzava, e cerchiamo di amare la squadra come tu la amavi e la vivevi. Eri il nostro faro e la nostra luce, proveremo fino all’ultimo a far vivere la squadra secondo la tua filosofia di cortissimo respiro paradossale ("il mio progetto è di giorno in giorno, di ora in ora, il mio obiettivo oggi è arrivare a domani"), anche in questo modo la tua presidenza è durata 55 anni ma per noi sarai sempre il nostro Presidente, siamo stati felici con te.
Grazie Civ!

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