Arrivati al decimo anno di "pesci", e scoperto che sono i pezzi più letti dell'anno o quasi - al punto da pensare che forse dovremmo dirottarci su Lerciobasket -, siamo andati a ripescare tutti gli articoli che abbiamo pubblicato in questa occasione.

Iniziammo nel 2012, quando dopo un autunno a parlare di Kobe Bryant come giocatore Virtus, si pensò di farlo entrare nella allora nascente Fondazione Virtus. Non se ne fece nulla, ma pensando a come una roba simile fatta da babbo Joe a Milano era finita a schifio, forse meglio così.

Poi nel 2013, in epoca di instabilità societarie, il giorno di Pasquetta venne annunciata la nascita della unica squadra bolognese, chiamata - non in nostro onore - Bologna Basket. Una società così nomata ci sarebbe poi stata, ma indipendente sia da noi che da fratelli maggiori.

Nel 2014 stava per arrivare l'invito in Eurolega da parte della Virtus. Poi, in Arcoveggio, capirono che era il caso di provarci con le proprie gambe. E chissà se.

Nel 2015 pareva che il presidente Renato Villalta fosse pronto a giocare qualche minuto. Visti certi bagagli passati in Virtus negli anni successivi, forse non si sarebbe fatto ridere dietro, anzi.

Nel 2016 annunciammo la firma di Bargnani in Virtus. Qualcuno ci credette, e finì anche su qualche giornale nazionale. Ma Bargnani deve essere di moda, dato che ancora in 'sti giorni qualcuno lo ha itticamente dato a Treviso.

Nel 2017, in tempi di squadre in A2, si parlava di un derby di casa F da giocare a Casalecchio per far cassa. Era una boutade, ma due mesi dopo qualcuno - e non per scherzo - parlò di un eventuale finale stracittadina da giocarsi al Dall'Ara, magari spostando un già fissato concerto di Tiziano Ferro.

Nel 2018 arrivò la firma di Manu Ginobili, che voleva chiudere la stagione in Virtus. Bello, ma impossibile.

Abbondammo nel 2019. Prima di tutto, Gigi Terrieri ci chiede di annunciare la sua partenza per il Centramerica con un gruppo di discinte guerrigliere: sarebbe andato a Ferrara, quindi facendo, almeno esteticamente, un passo indietro.
Poi, il cronista Fortitudo Andrea Tedeschi iscritto a "The Voice of Italy": è una porta che per lui resterà sempre aperta, sai mai.
Infine, Marcelinho Huertas che tornava nella neopromossa Fortitudo. Dato che è ancora in attività, siamo sicuri che avrebbe fatto peggio di Stipcevic?

Poi, nel 2020, immaginammo uno scambio di microfoni tra gli speakers di Virtus e Fortitudo. Purtroppo qui ci si è messa di mezzo la realtà, portandoci via Walter Bussolari. E anche un derby virtuale tra Virtus e Fortitudo. Cosa che sarebbe poi stata fatta davvero, anche se in modi un po' diversi (ma da noi ispirati), qualche settimana dopo.

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92