EMILIA ROMAGNA – VENETO 71 - 58
(11-20; 33-33; 55-44)
Emilia Romagna: Bagnoli (Tiger Basket Rosa Forlì) ne, Bassoli (Basket Cavezzo) 8, Bassi (Faenza Futura Basket) 6, Vignali (Basket Club Valtarese 2000) ne, Curti (Magika), Colli (Bsl San Lazzaro) 16, Setti (Basket Academy Mirabello) 19, Farina (Basket Academy Mirabello) 8, Zanetti (Bsl San Lazzaro) 14, Berra (Basket Cavezzo), Moretti (Boiardo) ne, Meglioli (Boiardo). All. Frignani.
Veneto: Bianchi, Guarise 21, Fontana 6, Carollo 12, Antonello 2, Frigo, Baccarin ne, Baron 2, Keshi 5, Biondi 8, Belardinelli ne, Eboigbodin 2. All. Martinello.
Se nei quarti l’Emilia-Romagna aveva vinto grazie ad una difesa arcigna, nella semifinale contro il Veneto è stato l’attacco a consegnare alle ragazze una finale, forse, insperata. Dopo un inizio complicato, forse legato anche all’insolito orario per una gara così importante (ore 9!), le biancorosse hanno trovato una fluidità offensiva che le ha permesso prima di recuperare il -11 dell’inizio del secondo quarto e poi di allungare nella ripresa, chiudendo senza particolari sofferenze. Ora, come nel 2017, la finale contro la corazzata Lombardia. Appuntamento, ora, per domani, lunedì 2 aprile, alle ore 17, al PalaBanca, a Desio.
Il match era iniziato a senso unico, con le accelerazioni di Guarise che mettevano in crisi la difesa biancorossa e con Keshi e Biondi che erano letali dalla media distanza. Si passava, quindi, dal 6-6 del 4’ all’8-18, che, poi, diventava 11-22 nella prima azione del secondo quarto. Fortunatamente, le percentuali delle venete si abbassavano, mentre Bassoli, Colli e Bassi si davano il cambio in attacco. L’insperato aggancio avveniva a quota 31, poi era Colli, dopo un rimbalzo in attacco, a firmare, addirittura, il +2 (33-31). Nella ripresa, l’atteggiamento delle nostre ragazze era lo stesso della fine del secondo periodo e, così, dopo qualche minuto, l’Emilia-Romagna prendeva in mano la partita, con una Zanetti da 10 punti in altrettanti minuti, ben supportata da un’ottima Setti (8). Si passava dal 39-37 del 24’ al 53-41 del 29’, con un attacco fluido che coinvolgeva tutte e cinque le protagoniste sul parquet. Bassi chiudeva il magic moment col piazzato che significava il 60-44 a nove minuti dalla fine. Il Veneto aveva un importante sussulto che equivaleva al 62-52 del 33’. Il successivo mini-parziale di 6 a 0, però, rimetteva tra le due squadre sedici lunghezze (69-53 al 36’) e gli ultimi quattro minuti servivano solo per certificare un risultato tanto insperato quanto meritato.

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