Il Risveglio di primavera (cit.) che tiene viva la Fortitudo, in una partita dove a contare quelli che erano sani al 100% sarebbero servite le dita di un solo dito o quasi, e con Martino a casa con il Covid. Alla fine il coach festeggia da lontano, magari puntualizzando nella propria testa come questa sia una squadra con la S maiuscola, e non un gruppo di singoli. E festeggia anche coach Rajola per procura, portandosi a casa una vittoria (la terza di fila in trasferta per la F) che mantiene le speranze salvezze e dimostra un po' di cose.

Intanto, che per qualche strano motivo ora la squadra pare valere più della somma dei singoli, cosa che fino a un mese fa era ben lungi dall'essere tale: poi chiaro che i limiti strutturali rimangono, perchè Charalampopoulos non potrà mai giocare sui trampoli, Aradori non potrà mai difendere e la regia non sarà mai illuminata, per dire. Ma almeno si cerca di aggirare l'ostacolo, e dietro un po' di zona non sta facendo male. E allora chissà, quando tutti saranno non certo al massimo ma almeno al 51%, se ci sarà modo e maniera di sperare davvero in una salvezza che è ancora lontana e che guai pensare possa essere come negli specchietti retrovisori, che ti fanno apparire gli oggetti più prossimi di quanto non lo siano in realtà. Almeno, però, ora qualcosa per combattere c'è: ci si dimentichi di come si sia finiti in questa situazione, e si provi a girare tutto, perchè spesso a vincere lo sprint non è quello che lo ha iniziato, ma quello che arriva al meglio nel momento giusto.

Più su - La doppia F di Feldeine e Frazier è tanto squinternata nella gestione delle azioni di squadra (8 assist e 8 perse di coppia) quanto però utile nei momenti decisivi, e se trovassero un loro equilibrio diventerebbero davvero l'arma che prima non c'era. Ma anche la solidità di Charalampopoulos, ovvero quel mix di rabbia e lucidità che serviva. E Benzing: addirittura 4 rimbalzi, non ci crediamo.

Spalle al muro - Per Groselle (5/23 ai liberi negli ultimi 3 mesi) servirebbero i cambi ogni volta che va in lunetta, e sono tutte occasioni perse. Poi troppa gente con le gomme sgonfie, ma qui è la nuvoletta di Fantozzi che non ne vuole sapere di cambiare obiettivo.

(Foto Ciamillo, dalla pagina ufficiale Fortitudo)

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