Alla fine, l’unica cosa che ci costringe a riparlare di Lestini è l’attesa delle decisioni del Giudice, che arriveranno nella giornata odierna: la multa ci sarà, quasi inerziale, ma basterebbe rivedere la partita di mercoledì per capire che, insomma, bisognerebbe anche contestualizzare la situazione. Perché, se si fosse dovuto iniziare a battere cassa ad ogni buuata anche nei tempi passati, forse ora la Federazione potrebbe tranquillamente competere con Bill Gates e soci: far finta di niente non è corretto, ok, ma nemmeno criminalizzare faccende che nascono e muoiono in tempi simultanei. Per intenderci: la sfanculata rifilata dai tifosi triestini a Boniciolli, qualche settimana fa, è costata 300 euro e spiccioli. Vabbè: vedremo, ma in fondo contro Matera ci si è divertiti, e forse anche il giocatore – che mai avrebbe pensato di diventare talmente popolare – una risata se la è fatta. Chissà, magari ‘sta multa potrebbe pagarla lui, peace and love, tarallucci e vino, e alla prossima. Sempre con lui in squadre che vengono a Bologna per farsi piallare.

Ora però si torna a giocare, con un match che Sky non si è fatta sfuggire, ricordando come le sfide tra Fortitudo e Treviso, ecco, fino a una decina di anni fa erano robe da prima serata su Raiuno, altroche. Evitiamo di rammentar precedenti, perché alla fine la nostalgia è canaglia, come cantava Al Banno un po’ di tempo fa, e diciamo che l’ultima volta della Fortitudo al Palaverde fu, in piena lotta per la retrocessione, nel marzo 2009. Fu l’esordio di Alex Scales, che nella precedente giornata era dovuto restare fermo perché, ecco, il tesseramento non fu completato a causa di [citofonare Sacrati]. Scales fece tanti, tanti cesti, come spesso capita agli americani alla loro prima volta con una maglia, ma Bologna perse e lo stesso Scales si perse per strada. Altri tempi, appunto: ora è il caso di guardare al presente, con una Fortitudo che ha potuto riposarsi un po’ di più di Treviso in questi giorni, e che Amoroso a parte ora potrebbe quasi avere problemi di abbondanza. Visto come Raucci ormai potrebbe giocare anche nel ruolo di sei, e visto come Campogrande se un giorno dirà Non mi facevano giocare mai, ma ogni volta che andavo in campo facevo bene tanto torto non lo avrà. Attesa e curiosità, non solo per le antiche ricchezze ma perché la partita sarà interessante e, soprattutto per Bologna di discreta importanza da classifica.

Treviso, quindi. Sei vittorie consecutive, prima di andare a Imola e venire sconfitta da una Andrea Costa sempre più da strabuzzare gli occhi, la squadra di Pillastrini mantiene comunque il primato in classifica, anche perché le capoliste di recente qualche battuta d’arresto collettiva l’hanno avuta. 16-6 il record, con il Palaverde (rimasto nominalmente tale anche se ora i colori sociali sono altri) violato solo due volte, dalla stessa Imola e da Legnano. A Treviso qualche mese fa sono stati costretti a salutare Corbett e prelevare Abbot, con cifre leggermente calate per quello che riguarda questo spot, ma intanto grandi cose continua a farle l’ex giovanili Virtus Fantinelli: 11 punti, 6 rimbalzi e quasi 7 assist di media, ovvero il rischio di tripla doppia (è già capitato) nelle giornate di buona. Curiosità anche per Davide Moretti, figlio di Paolo e pezzo ricercatissimo dal mercato scorso, e che per ora viaggia a 6 punti in 17 minuti di media. Come detto, allena Stefano Pillastrini: sarà stato su tante panchine invise alla Fortitudo, Virtus in primis, ma vista la sua formazione in Furla, e visto che quel giorno di vigilia pasquale a Cremona (25 anni fa) c’era anche lui, un applauso sarebbe cosa buona e giusta, punto.

Si gioca a Treviso, domenica alle 14.15, diretta Sky.

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