Eppur si muove, avrebbe detto uno che forse conosceva più le regole dei movimenti delle palle che non quelle delle palle-a-canestro. La Fortitudo gioca la sua migliore partita della stagione e in una sola sera sfata il tabù Cento per la prima volta nell’anno, strappa il servizio nella serie e si trova quindi a riportare il tutto nella provincia di Bologna con inedito ottimismo e, forse chissà, la speranza che qualcosa sia veramente cambiato.

Striscioni a ricordare le tragedie che ci girano intorno, e Fortitudo talmente monumentale da non crederci. Sfruttando dietro gli errori di Cento che, dall’arco, non capisce che non è sempre domenica, Bologna ne approfitta con transizioni e, soprattutto, una prontezza offensiva dove per minuti e minuti non si spreca un possesso. Segnano tutti, la palla gira che è una meraviglia, e si tocca quota 30 in un amen dopo aver fatto anche +14. Gara con tante fischiate, da entrambe le parti, ma Fortitudo in scioltezza pur con umano rallentamento finale, e quarto agli archivi sul 30-19 esterno.

Cento reagisce, aggira la zona bolognese e blocca la manovra fortitudina riuscendo a recuperare un qualche punto qua e là, ma non sfrutta un tecnico alla panchina e permette agli Angori’s di restare davanti senza un vero crollo. Cucci è tarantolato (cit.), il -4 centese viene spinto via dal redivivo Panni, ed è 49-41 al 20’.

Dove si ferma Cucci, è Candussi che con la sola imposizione della mani ricaccia Cento nell’inferno di chi non sa che pesci pigliare, anche quando un momento di calo difensivo bolognese aveva permesso ai padroni di casa quasi di reimpattarla. Ma tutto va bene: dal +2 si fa 13-0 di parziale, con il lungo F che ne fa 13 in 6’, e Cento sembra proprio non averne contro chi, invece, gioca con inedita leggerezza. Nemmeno i guai di Italiano e Vasl fermano Bologna, 77-59 al 30’.

Fatto il ventello, e stando sempre al doppio se non al triplo della regola Dan Peterson – ovvero un vantaggio che è minuti che mancano per due – la Fortitudo gestisce anche perche la Benedetto si trova un canestro che se vasca era domenica ditale è oggi. Non si rischia nemmeno un secondo, applausi per tutti, chissà dove è stata, questa squadra (al netto del fatto che oggi ci fossero tutti, a refereto), per tanti e tanti mesi.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
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