FINALE 1° POSTO: STAMURA ANCONA – OLIMPIA LUBIANA 52-51
Parziali: 20-9; 31-27; 41-42
Stamura Ancona: Ansevini 9, Radati 7, Caporalini, Renzi, Caselli 9, Piccionne 3, Profeta, Granato 6, Giachi 16, Colle 2, Andrenacci, Orpianesi. All. Regini. Ass. Bigi.
Olimpia Lubiana: Smitran 22, Dekleva, Popovic, Zdrakanovic 1, Kordelic, Fajfar, Gorenjc 7, Jurkovic, Zalar, Crcek 5, Kump 6, Sraka 10. All. Jurkovic

Finalissima del Chicco Ravaglia 2019, si sfidano la Stamura Ancona e l’Olimpia Lubiana, fin qui le due squadre più continue del torneo.

Ansevini apre subito il match con 2 punti per Ancona. Sulla falsariga della semifinale, i marchigiani partono fortissimo e costringono gli avversari a commettere tre falli in appena 2′. Lubiana in attacco subisce il ritmo dei ragazzi di coach Regini, concedendo numerose palle perse che però la Stamura non riesce a concretizzarem, dati i molteplici errori al tiro. Per gli sloveni Smitran è il faro in campo che permette di restare attaccati alla partita: a metà del primo quarto il punteggio è 9-5 per Ancona, con già entrambe le squadre in bonus. Le difese continuano a chiudersi, mettendo in mostra una partita fisica e con gli attacchi che arrivano al tiro con enormi difficoltà. Il primo strappo è della Stamura, che con 5 palle recuperate consecutive si porta sul 20-7 con un minuto da giocare. Il primo quarto si chiude così sul 20-9.

Ancora tante le incertezze degli sloveni in attacco, ma il solito Smitran tiene a galla i suoi con 7 punti rocamboleschi (20-16). Tanti gli errori al tiro per entrambe le squadre, la Stamura sembra avere meno lucidità in campo rispetto ai precedenti dieci minuti. La Stamura però respira, perché Smitran è costretto a uscire dal campo temporaneamente per un piccolo risentimento fisico ed ecco allora un altro minibreak che successivamente porta al 31-27 di metà partita.

L’avvio del secondo tempo non spegne il ritmo delle due squadre, Lubiana accorcia con Smitran mentre la Stamura fatica a trovare facili conclusioni a difesa schierata. I ragazzi di coach Regini però non mollano e tengono testa alla fisicità slovena, restando avanti sul 37-33 di metà terzo quarto. Lubiana non sfrutta un fallo antisportivo a proprio favore: Popovic sbaglia i due liberi e successivamente l’Olimpia sbaglia anche il tiro successivo. Ancona intanto domina a rimbalzo e si guadagna maggiori azioni di tiro rispetto agli avversari, che però sono a meno -2 (41-39) con un canestro da giocoliere di Smitran. L’ultima azione del quarto è dell’Olimpia, Crcek segna la bomba a fil di serana che fa esplodere la panchina slovena e regala il sorpsasso ai suoi sul 42-41.

Lubiana alza l’asticella dell’intensità difensiva nell’ultimo quarto, mentre la Stamura prova a ragionarem tornando avanti con Giachi e Caselli (44-43). Ansevini mette la bomba del +4, dopo l’ennesimo rimbalzo in attacco di Giachi (saranno 4 per lui alla fine), e costringe coach Jurkovic al timeout: Lubiana deve rifiatare dopo le tante palle perse e i rimbalzi concessi. Al rientro in campo Smitran prima appoggia due punti facili, segna e subisce fallo: nuovo +1 per gli sloveni (49-48). I minuti conclusivi del match sono al cardiopalma e l’intensità sembra non volersi spegnere nonostante la terza partita in tre giorni. A 2′ dalla fine i marchigiani conducono per 52-50, Lubiana sbaglia tre tiri liberi importanti senza però concedere nulla in difesa e mantendo invariato il punteggio. 60″ alla sirena finale: Giachi, sin qui il migliore dei suoi, commette il quinto fallo e deve abbandonare il campo. Ultima azione della partita, con 20″ sul cronometro l’Olimpia Lubiana ha il pallone per il sorpasso, ma Smitran sbaglia il tiro della vittoria contestato dalla difesa. Ancona vince 52-51!

La Stamura Ancona si iscrive così per la prima volta nell’albo d’oro del Chicco Ravaglia, dopo una cavalcata di tre giorni travolgente. Ghiachi decisivo con 16 punti e 14 rimbalzi, supportato dall’intera squadra sui due lati del campo.

L’Olimpia Lubiana resta con l’amaro bocca e un secondo posto comunque meritatissimo, avendo espresso il basket offensivo migliore del torneo. Smitran (22 punti, 9 rimbalzi e 4 assist) e soci hanno avuto un avvio difficile di gara, ma da grande squadra hanno resistito fino ad avere addirittura la palla decisiva in mano. Complimenti a entrambe le squadre per il grande spettacolo e la grande correttezza messe in campo.


FINALE 3° POSTO: VIRTUS BOLOGNA – OLIMPIA MILANO 75-72

Parziali: 24-24; 40-43; 66-57.

Virtus Bologna: Cappellotto 9, Ciobanu, Baldi 26, Davoli 2, Franzoni 14, Francesconi, Pappolla, Pesci 4, Landi 3, Tronconi, Gambini, Ceredi 16, Kindt 1. All. D’Atri. Ass. Campanella.

Olimpia Milano: Tacchini 1, Anchisi 7, Luzzeri, Mazzola 8, Langella 28, Lobina 4, Giacalone 6, Bevilacqua 2, Naoni, Tesoro 5, Maurovic 7, Marcucci 4. All. Premoli.

Sfida per il 3° posto subito molto accesa, Milano nonostante i tanti errori al tiro prende fiducia grazie ai rimbalzi in attacco e rimane attaccata a una Virtus che comunque trova facilmente la via del canestro. Le percentuali al tiro per le V nere non calano e a 4′ dalla fine della prima frazione i bolognesi toccano il massimo vantaggio sul 18-10. Langella si carica sulle spalle l’Olimpia e con 6 punti consecutivi tiene vivi i suoi. Le difese faticano a contenere i ritmi serrati del gioco; dopo l’ennesimo giro in lunetta di Davoli e l’ennesima magia di Langella, si chiude il primo quarto sul 24 pari.

In apertura del secondo quarto Langella continua a trovare punti pesanti che non premiano le buone difese bolognesi, l’Olimpia firma così il sorpasso sul 30-32. Le difese sporcano tutte le linee di passaggio e i principali canestri arrivano da mismatch e 1 contro 1 dal palleggio. A 2′ dalla fine del primo tempo Milano con la terza palla recuperata consecutiva piazza un mini-break e si porta avanti (38-42), per poi chiudere sul +3 (40-43).

In avvio di ripresa la Virtus imprime un 7-0 secco che obbliga Premoli al time-out. Si fa sentire la stanchezza e si perde concretezza in attacco. Anchisi prima con un arresto e tiro poi con un viaggio in lunetta riaccorcia le distanze per Milano sul 56-54. I ritmi però non si abbassano e insieme alle palle perse aumentano anche i punti in contropiede. La Virtus è più concreta e con una bomba da distanza abissale di Cappellotto a 7″ dalla fine della terza frazione si porta al massimo vantaggio sul 66-57.

In apertura dell’ultimo quarto l’Olimpia fa pagare gli errori al tiro degli emiliani e si riporta a un possesso di distanza sul 66-63 a 7′ dalla fine. Langella continua a guidare i suoi e con un 1/2 ai liberi firma il pareggio a quota 68. Baldi fa la voce grossa in difesa per la Virtus, subendo due falli offensivi importantissimi per condurre gli ultimi 2′ con soli due punti di vantaggio (70-68). Per due azioni consecutive Milano rimane a secco in attacco e sempre Baldi con 4 punti consecutivi regala il +6 ai bolognesi. A nulla servono i 5 punti di fila di Langella nel finale, il tabellone dice 75-72. La Virtus Bologna è la terza classificata della dodicesima edizione del torneo Chicco Ravaglia, guidata dai 26 punti di Baldi. Tra le fila di Milano, Langella si conferma uno dei migliori realizzatori del torneo con 28 punti.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI