Il Corriere dello Sport ha raccolto qualche parere di ex giocatori e allenatori sulla prestazione di domenica scorsa di Milos Teodosic. Qualche estratto.

Tanjevic - “Io che sono stato un ottimo giocatore farei ancora 10 punti a partita standogli a fianco. Tu giornalista, che certamente eri scarso, due li metteresti a referto! Ha una visione di gioco unica. Contro Venezia non ha servito assist, erano dei cross pennellati. I lunghi di Bologna potevano segnare anche di testa. Merito del talento, che è la prima cosa che io adoro in un giocatore. Ecco perché bocciai Attruia in passato: lui non aveva talento. Ma il talento da solo non basta, devi anche allenarti tanto, più anche di chi ha meno mezzi di te. Così hanno fatto campioni come Danilovic, Drazen Petrovic, Bodiroga. L'unico a cui bastava il minimo per essere al massimo è stato Vlade Divac. Teodosic fa certo parte della prima categoria, di coloro che ogni giorno si allenano duro pur sapendo di essere i migliori”

Brunamonti - “Teodosic è fantastico e bisogna dire soltanto grazie alla Virtus Bologna per averlo portato in Italia. E' un giocatore di altissimo spessore in una piazza che sa riconoscere il talento e gratificarlo. A Bologna si vive di grande passione, ma c'è anche competenza. E' una città per palati fini. Ha due mani raffinate, da pianista. Delle volte sembra quasi che vinca le leggi della fisica facendo passare il pallone tra i corpi dei difensori per poi trasformarlo in un assist per un compagno. Chi gli gioca a fianco deve essere felice ed onorato nel farlo. Non resti così tanto in alto se non hai voglia di allenarti, specie quando gli anni pesano sul fisico. Devi andare in palestra con passione, e Teodosic certamente si diverte ancora a giocare, lo si legge perfettamente nei suoi occhi”

Pozzecco - “Non è di questa terra ma proviene dal pianeta Basket, della galassia Pallacanestro. Vedendolo si ha la stessa percezione di quando si osserva Rodriguez dell'Armani. Con loro in campo si gioca in maniera diversa. Milos non ha delle qualità atletiche eccelse, ma questo dimostra come non devono per forza essere muscoli e centimetri a fare la differenza. Ha una intelligenza cestistica fuori dal comune, e riesce a pensare con almeno un secondo di anticipo rispetto agli altri. E' furbo, scaltro, intelligente e ha la capacità di alzare il livello di chi è al suo fianco. Anche un giocatore mediocre ricevendo i suoi assist diventa un piccolo fenomeno. Non dirò mai meglio la Virtus senza Milos. Anzi, se prima della partita contro Sassari dovesse prendere una giornata di squalifica, la commutazione della sanzione per vederlo in campo la pagherò io. Fecero una cosa simile i tifosi di Indiana con Jordan. Fu fermato alla viglia della sfida con i Pacers e loro scrissero una petizione alla NBA per far slittare lo stop all'incontro dopo”

Bonora - “Bologna lo ha accolto nel modo che meritava, come un fuoriclasse vero, e lui ha subito ripagato tanta passione. Credo proprio che Milos sia capitato nella piazza giusta. Lui ha fame di rivincita dopo un'esperienza negativa nella NBA ed aver saltato il Mondiale con la Serbia per infortunio. La Virtus vuole rilanciarsi e aveva bisogno di qualcuno un gradino più in alto degli altri. Che abbia una rapidità nel pensare ed eseguire non lo devo certificare certo io. Quello che colpisce di più non è tanto come serva un assist nel pick and roll, che è il suo pane quotidiano, ma la capacità di leggete l'uscita dai blocchi dei tiratori. E' molto più difficile. Ricordo che quando ero giovane, Marcelletti e Obradovic, allora miei allenatori, insistevano tanto perché facessi mia questa capacità. Teodosic è un playmaker moderno, ha punti nelle mani. E' maturato tanto, rispetto a qualche anno fa è assolutamente più pratico, anche se è sempre uno spettacolo vederlo giocare”

(foto Virtus Pallacanestro)

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