Milos Teodosic è stato intervistato da Luca Aquino sulla Gazzetta dello Sport.
Un estratto delle sue parole.

Che idea si è fatto della squadra? Da quello che ho visto c'è già una bella chimica, con ragazzi che sono pronti a battersi sul campo. Coach Djordjevic si è unito a noi qualche giorno fa e questo è un ulteriore plus. Sarà sicuramente una stagione molto lunga, richiederà del sacrificio, dovremo giocare l'uno per l'altro con grande altruismo.

Siete la principale avversaria di Milano? L'Olimpia è naturalmente la favorita di questo campionato. Noi abbiamo bisogno di concentrarci sul nostro gioco, pensare solo a noi stessi e a quali possono essere le cose migliori per la nostra squadra. Se penseremo in questo modo, i risultati arriveranno.

La presenza di Djordjevic è stata fondamentale per la sua scelta. È stata ima delle principali ragioni per cui sono arrivato alla Virtus. Ne abbiamo cominciato a parlare già lo scorso febbraio e abbiamo continuato per 4-5 mesi.

Ha parlato anche con Sasha Danilovic? Ho parlato molto con lui quando è nata la possibilità di venire alla Virtus e anche quando poi si è concretizzata. Mi ha detto che non avrei commesso un errore se fossi andato a Bologna e che sarebbe stato un posto ideale per giocare a pallacanestro.

E' tornata una Virtus dall'impronta serba, come quella degli anni '90. Seguivo la Virtus da ragazzo perché appunto c'era questa forte matrice serba, con giocatori del mio Paese che l'hanno aiutata a vincere tanto. Sarei felice di diventare una piccola parte di questa storia della quale giocatori come Danilovic, Savic, Jaric sono stati grandi protagonisti.

Ha firmato un contratto triennale. Il progetto di riportare la Virtus sulla mappa del basket europeo è un'altra delle molle che mi ha spinto a venire qui. La Virtus è ima società storica del basket ed è a quei livelli che merita di tornare.

Come sta dopo l'infortunio? L'infortunio è stato frustrante. Per prima cosa perché ho saltato il Mondiale, poi perché non ho potuto aiutare la squadra. Ma la cosa più importante in questi casi è essere pazienti, fare tutto quello che i medici dicono di fare per essere pronto a dare il mio contributo quando tornerò in campo.



(foto Virtus Pallacanestro)

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