Elisabetta Tassinari è intervenuta nell’ultima puntata di WeBasket su Radio1909 condotta da Domenico Bonacorsi e Francesco Strazzari, in collaborazione con Riccardo Corsolini e Andrea Fanti.
Ecco un estratto delle sue parole.

Quanta voglia hai di giocare da 10 a 10?
“10+10 fa 20, ne ho molta, ne ho veramente tanta. Qui ci stiamo caricando giorno dopo giorno, allenandoci senza stop. Quando ci si allena c’è bisogno anche di giocare altrimenti diventa pesante, non vedo l’ora di tornare a giocare.”

Per un atleta questa sosta forzata può essere utile?
“Mi sento quasi dispiaciuta di parlare di benefici e di pro e di contro di quanto sta accadendo. Sicuramente è un problema grave e la pallacanestro è l’ultimo dei pensieri che si dovrebbe avere.
Noi stiamo bene fisicamente. In questo momento della stagione dopo la sconfitta contro Costa Masnaga dove eravamo un po' in calo rispetto alle settimane prima, per noi questa sosta è utile.
Stiamo ricaricando le pile, affinando i nostri giochi e il nostro modo di giocare, ne avevo bisogno.”


Situazione infortuni?
“Rae è fuori da molto, ne abbiamo risentito molto. Si sta riprendendo e stasera (ieri) rientra con il suo primo allenamento ufficiale per intero assieme a noi dopo l’infortunio.”

Sfida con Torino nel weekend, uno scontro diretto.
“In questo periodo ci siamo focalizzate più su di noi che sulle avversarie. La preparazione che facciamo sulle partite è molto minuziosa e prevede tante ore di studio dell’avversario. Adesso abbiamo avuto modo di focalizzarci sul nostro attacco e soprattutto sulla nostra difesa che è il problema più grande che abbiamo.
L’attacco bene o male funziona sempre, in difesa concediamo ancora un po' troppo.
Abbiamo lavorato su come tenere 1vs1, su tagliafuori, sulle basi della difesa della pallacanestro.”


Hai lavorato molto sulla difesa quest’estate? Si nota una Tassinari molto migliorata difensivamente.
“Ho lavorato fisicamente per avere le gambe pronte per una categoria con ritmi più alti della A2. Finché non provi a giocare in A1 non sai cosa ti aspetta.
Rispetto all’anno scorso quando in attacco riuscivo a sopperire mancanze difensive, quest’anno non è così anzi è il contrario: parte tutto dalla difesa.
Mi ritrovo ad avere un ruolo importante difensivamente. La difesa è forza di volontà e intelligenza.”


Ripercorrendo il tuo percorso rifaresti tutto quello che hai fatto?
“Vedermi con la maglia della Virtus da bambina in campo al PalaMalaguti e poi indossare ora la prima maglia della squadra femminile della Virtus, non ci potevo credere.
Tutto quello che ho passato nello sport e nella vita mi ha portato adesso ad indossare questa maglia e giocare in Serie A. Percorso travagliato ma se mi ha portato qui sono felicissima che sia andata così.
Le difficoltà ci sono per tutti e i percorsi vengono deviati per piccole e grandi cose.
Non bisogna mai mollare e andare oltre l’ostacolo, io nel mio piccolo ci sono riuscita.”


Valore della maglia Virtus e del ruolo di capitano.
“Ogni momento è bello anche se è faticoso. Ho ancora in mente la prima volta al Paladozza contro Vigarano con la maglia bianconera, il punto più alto finora della mia carriera sportiva.
L’essere capitano avvalora ancor di più tutto quanto.”


Come ti trovi con Losi (assistente allenatore)?
“Benissimo. Spesso ci dimentichiamo il lavoro degli assistenti, Jordan è un allenatore e una persona eccezionale. E’ un valore aggiunto. Abbiamo un rapporto bello con lui e ci sostiene sempre.
E’ molto utile e noi lo ringraziamo per quello che sta facendo.”


Un tuo parere sulle giovani promesse italiane che stanno facendo molto bene.
“Villa è bravissima, ha giocato contro di noi poco tempo fa. Ha un grande talento e un futuro molto roseo.”

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