Intervistato dal Mattino, Bodgan Tanjevic si è espresso ancora una volta a favore della riduzione del numero di stranieri in serie A.
Un estratto delle sue parole.

“Largo ai giovani. Troppi stranieri in campo non danno la possibilità a tanti giocatori italiani di mettersi in luce, non riuscendo a trovare gli spazi e le opportunità che per doti e qualità meriterebbero. Questi giocatori stranieri, soprattutto americani, vengono qui, a volte non concludono neppure la stagione, allora si cambia. I club sganciano soldoni, spesso spendendo a vuoto. Questi giocatori passano sui nostri parquet come delle meteore. Magari fanno anche spettacolo. È vero. Ma la bellezza del basket, del nostro basket ha un significato diverso.
Prima gli stranieri restavano almeno due-tre anni, la gente si affezionava alla squadra che cresceva sotto i loro occhi. Si creava quell’intesa, fuori e dentro il campo, che diventava trascinante. E di esempio per i più giovani che si affacciavano a questo sport. Quando prima si giocava con soli due stranieri la serie A era la migliore. E’necessario credere di più nei giocatori italiani e concedere maggiori minuti di gioco”.

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