Non si giocava al Paladozza dal derby di precampionato scorso (vinto), e Repesa non allenava la Fortitudo al Paladozza da 15 anni e qualche mese: basta questo per dare un senso storico ad una serata che, per chi voleva delle indicazioni sull’attuale stato della squadra, altrimenti sarà da rimuovere. Spuntata, con reparti che tra di loro non comunicano e con svariati giocatori del tutto lontani da quello che da loro ci si aspetterà, è chiaro che la Effe scudata è un cantiere aperto, e nemmeno poco. Ma trarre giudizi esiziali oggi è davvero inutile, e lo sarebbe stato – anche con altro esito finale. Per la cronaca, ancora fuori Fantinelli e Totè, mentre Reggio perde Cinciarini dopo pochi minuti per una botta alla gamba.

E’ un primo tempo che inizia con suoni quasi dimenticati: non c’è la Fossa ma il tifo si sente, anche perché rispetto all’anno scorso il confronto con i decibel si vince facilmente, e pure gli improperi agli avversari – Baldi Rossi in primis – sono quasi gradevoli, dopo l’oceano di silenzio a cui ci si era dovuti abituare. C’è un buon inizio, specie quando Ashley prende il sopravvento sulla gara con 8 filati (21-18 al 10’), poi però l’essere attualmente acefala – Gudmundsson ancora spaesato, Baldasso sfilacciato – complica la questione, ed è 4-22 reggiano prima che lo stesso islandese metta la prima tripla di squadra dopo 13 cocomeri. Il clima si scalda dopo un tecnico a Mancinelli, 30-42 al 20’.

Repesa prova a scuotere i suoi, ma qui poco può fare anche la Mano: si va subito a -21 con un 8-0 di break, un timeout non aiuta, e Reggio arriva anche sul 70-40 al 28’. Poi è un lungo garbage time, con fin troppe fischiate arbitrali e Bologna che continua a litigare con il tiro da 3 senza capirci nulla. C’è tempo per qualche aggiustamento di statistiche personali, con la squadra che si sblocca troppo tardi per provare a riaprirla, ma che almeno con un 21-3 di parziale a metà ultima frazione manda agli archivi un risultato finale meno inquietante. Alla fine la gente applaude, alla prossima.


FORTITUDO BOLOGNA – UNAHOTELS REGGIO EMILIA 67-80
(21-18, 30-42, 44-70)

F – Ashley 8 (4/5, 2/2, -), Gudmundsson 5 (2/2, 0/1, 1/5), Aradori 13 (2/3, 4/5, 1/2), Mancinelli 2 (-, 1/4, 0/2), Pavani NE, Procida 5 (3/3, 1/2, 0/5), Benzing 11 (4/5, 2/4, 1/7), Manna NE, Richardson 10 (1/1, 0/4, 3/6), Baldasso 6 (-, 0/1, 2/6), Groselle 7 (1/3, 3/5, -).

R – Thompson 24 (6/9, 3/6, 4/4), Hopkins 8 (3/4, 1/2, 1/1), Candi 11 (1/2, 2/3, 1/5), Baldi Rossi 5 (2/2, -, 1/3), Strautins 3 (0/1, 0/1, 1/3), Crawford 6 (-, 0/1, 2/3), Cinciarini (-, -, 0/1), Johnson (-, 0/2, 0/1), Olisevicius 19 (5/7, 4/6, 2/5), Bonacini NE, Diouf 4 (2/2, 1/4, -).


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92