Siamo sempre in precampionato, e i risultati di queste partite vanno contestualizzati e relativizzati per quello che sono. Però, se ci si aspettava una reazione, o almeno qualche spunto su cui far crescere un po’ di ottimismo, è il caso di ripassare. La Fortitudo viene presa a sberle anche da Venezia, e se da un lato ci può stare considerando il diverso tonnellaggio delle due realtà, dall’altro poteva davvero andare meglio. Con l’alibi delle solite assenze, Bologna muore all’uscita dal campo di Benzing, per doppio antisportivo: non che il tedesco stesse facendo chissà cosa ma dopo, costretto a quintetti ultraleggeri, Repesa non ha saputo limitare i danni. Male tutti, in primis Baldasso, ma sarebbe ingiusto fare graduatorie, almeno adesso.

Si parte con Gudmundsson e Richardson in quintetto, e con una Fortitudo che in attacco prova anche a stare unita, ma che dietro soffre tremendamente le mazzate che Brooks rifila a Benzing, e che davanti collassa quando l’islandese va a rifiatare e, specie a cavallo dei due quarti, ogni portar palla oltre la metà campo è qualcosa di atrocemente precario. Così Venezia senza far magate va a +12 (17-29 al 14’), costringendo Repesa a tornare dai titolari e trovare comunque cose migliori rispetto a chi era subentrato. Benzing si sblocca (-5), ma poi a bloccarlo ci pensa un secondo antisportivo che lo manda già ad assaggiar le docce del Paladozza. La Reyer ne approfitta, e mentre i fischietti vengono fischiati ad ogni fischiata arriva il -15, il quarto fallo di Groselle e il 31-43 del 20’.

Senza i lunghi titolari la Fortitudo diventa difensivamente impresentabile, ed è un attimo finire sotto di 20 senza batter ciglio, con Venezia brava a punire la troppa leggerezza in area e la lentezza nelle rotazioni tra gli esterni. La partita diventa una inutile litania di falli e di tempi che si allungano così come il divario, che tocca anche il -34 (86-52), prima che la Reyer allenti i ritmi e, come domenica, il punteggio finale diventi meno drammatico.

FORTITUDO BOLOGNA – UMANA VENEZIA 67-95
(14-20, 31-43, 46-75)

F – Ashley 8 (2/4, 3/4, 0/1), Gudmundsson 9 (2/4, 2/3, 1/4), Aradori 7 (2/2, 1/3, 1/1), Mancinelli 4 (-, 2/5, 0/1), Pavani NE, Procida 7 (2/3, 1/3, 1/5), Benzing 5 (-, 1/1, 1/4), Manna NE, Richardson 16 (3/4, 2/6, 3/10), Baldasso 1 (1/2, 0/1, 0/3), Groselle 10 (4/8, 3/5).

V – Stone 3 (-, -, 1/2), Tonut 9 (2/2, 2/2, 1/3), Daye 7 (2/2, 1/3, 1/2), De Nicolao 2 (-, 1/3, 0/2), Sanders 8 (3/4, 1/3, 1/6), Phillip 12 (5/7, 2/3, 1/1), Echodas 19 (11/14, 4/4, -), Mazzola (-, -, 0/2), Brooks 14 (-, 4/4, 2/3), Cerella (-, -, 0/1), Vitali 6 (-, -, 2/5), Watt 15 (9/13, 3/5, -).

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92