Gabriele Spizzichini è stato intervistato da Stefano Brienza su Stadio.

Ecco le sue parole: Cosa rende speciale questa Virtus? Il fatto che giochiamo per la Virtus.

Spizzichini, iniziare meglio di così era difficile. Un ottimo inizio, in particolare quest'ultima gara contro Mantova che ci dà fiducia, al di là della semplice vittoria penso che abbiamo espresso anche un buon basket, sia in attacco che in difesa, aggredendo sempre e divertendo la nostra gente. È stata doppiamente importante, perché le vittorie precedenti avrebbero potuto farci alzare le mani dal manubrio ma abbiamo continuato con l'atteggiamento giusto, sempre affamati. Avanti così.

Giocare "leggeri" è il vostro grande vantaggio? Secondo me la pressione quando giochi davanti a un pubblico del genere c'è sempre. Riprendo quello che dice
spesso il coach: in settimana fatichiamo tanto, ci sbattiamo, facciamo allenamenti ad alta intensità ed è giusto che nel weekend raccogliamo ciò
che abbiamo seminato lavorando bene.

Cosa ha portato il gruppo ad amalgamarsi così presto e remare nella stessa direzione? La consapevolezza da parte di tutti, americani compresi e non era scontato, di essere qui a giocare per la Virtus. Qualcuno, come me, sa già cosa significa, gli altri l'hanno scoperto appena arrivati. Sai che giochi di fronte a un pubblico che ha visto il grande basket e devi dare il giusto spettacolo. O almeno provarci. Speriamo ci riesca sempre, non è detto ma ce la mettiamo tutta. Ma tutti quelli arrivati in estate l'hanno capito al volo e da questo deriva la nostra compattezza: l'obiettivo è stato condiviso da subito.

Ha vissuto uno spogliatoio che è andato molto vicino alla promozione. Quali differenze trova? Scafati era una squadra molto diversa, con nove giocatori
professionisti. Non bisogna solo allenarli ma anche gestirne le energie fisiche durante l'anno. Coach Ramagli al contrario sta aiutando vari ragazzi giovani a
diventare dei professionisti, spingendoli tutti i giorni al miglioramento, senza soste. Credo che finora ci stiamo allenando molto bene, siamo sulla strada giusta.

Prima o poi arriveranno anche difficoltà, inevitabili nell'arco di una stagione. Quale sarà la chiave in quel momento? Dovremo semplicemente essere bravi a fare la stessa cosa che facciamo ora: domenica si gioca, lunedì si riposa, si resetta tutto e martedi si ricomincia a lavorare duro. Si fa ogni settimana, dopo vittorie e sconfitte, che mi auguro non arrivino ma prima o poi può capitare. Bisogna essere capaci di resettare e migliorarsi di settimana in settimana.

Come va la coppia Spissu-Spizzo? Alla grande. Marco si è sbloccato, aveva bisogno come il pane di quella bomba in casa. Infarti ha esultato come a un gol, quasi alla Tardelli. Ci teneva psicologicamente a segnare da fuori ma a prescindere da quello ha fatto un'ottima partita, con massima attenzione difensiva
e coinvolgendo tutti i compagni. È in buona parte grazie a lui se la palla gira così bene.

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