Marco Sodini, coach della sorprendente Cantù ed ex vice di Lardo e Finelli in Virtus, è stato intervistato da Luca Aquino sul Corriere di Bologna.
Ecco un estratto delle sue parole.

Un miracolo? Diciamo che si avvicina molto a quel concetto. Ne sono capitate di tutti i colori, abbiamo lavorato dall'interno per risistemarci dal punto di vista societario. Va dato grande merito ad Andrea Mauri che ha portato avanti le cose economicamente, siamo migliorati anche se non siamo perfetti.
La mia scelta è stata isolare il gruppo chiudendo gli allenamenti, anche se qui c'è una grande passione come a Bologna e la gente ama la pallacanestro. Ho voluto proteggere i ragazzi, abbiamo ottenuto risultati prima per noi stessi poi per l'esterno. Abbiamo cominciato con 500-600 persone alle partite e all'ultima erano 4.500. Magari non diciamo miracolo, ma un bel lavoro sì.
Paura di non farcela? Prima del secondo controllo COMTEC, a dicembre, chiesi un regalo di Natale anticipato per superare quello scoglio. Serviva una somma non indifferente che la proprietà ha fornito e abbiamo potuto proseguire.
La miglior qualità della Virtus? I grandi giocatori di isolamento e 1 contro 1. Per noi è come guardarci allo specchio e li temo proprio per il motivo per il quale abbiamo funzionato noi.
Le stagioni in Virtus? Sono stato benissimo, la Virtus è stata la prima squadra di A a darmi un contratto da vice. Ho avuto manifestazioni di stima dall'interno ma anche dall'esterno. Se ripenso che c'era una mia foto nel museo della Futurshow Station e una stella nel corridoio non mi sembra vero. Pensate che mia sorella ha il poster del tiro da 4 in camera, ha sempre tifato Virtus. Ricordi? Mi fa rabbia la gara 5 persa proprio a Cantù nei playoff. Trovai per un colpo di fortuna Aaron Jackson nella seconda serie turca, lui cambiò velocità in quella serie e ci portò a gara 5. L'episodio divertente che non dimenticherò mai è Valerio Amoroso che si cambia in mezzo al campo per protesta perché un ragazzino per errore era venuto a cambiarsi nello spogliatoio della prima squadra.

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