SKIPPER BOLOGNA

Basile - voto 5 - (3pti, -, 0/2, 1/5) - Mette la tripla iniziale, ma e' una rondine che non fa primavera. Non trova il canestro, non trova regia, patisce in difesa. Menomato da un infortunio, forse. Un pochino spompo, forse anche.
Delfino - voto 5,5 - (10pti, 3/3, 2/9, 1/1) - Le cose migliori le fa con 6 punti a cavallo del secondo e terzo quarto. Ma attacca il canestro con poca convinzione, e in difesa non e' sempre presente.
Barton - voto 6 - (7pti, -, 2/4, 1/3) - Forse un po' leggerino all'inizio, tiene bene il campo senza infamia e senza lode nei minuti finali.
Kovacic - voto 8 - (19pti, 1/1, 9/14, 0/2) - In 25 minuti anche 15 rimbalzi, per capirci. Comincia male, prosegue peggio sbagliando in attacco e difendendo molle. Cosa gli capiti per la testa durante l'intervallo lo sa solo lui. Forse un marziano che gli entra in corpo, ma quando rientra in campo non sbaglia piu' nulla. Ultimo quarto da urlo.
Skelin - voto 6 - (9pti, 1/2, 4/10, -) - 8 rimbalzi, una certa difficolta' nel far girare la palla quando e' troppo marcato, i soliti appoggi sbagliati da sotto. Spiegargli che nel ferro non passa la corrente elettrica, e a schiacciare non si rischiano choc.
Pozzecco - voto 8 - (7pti, 3/4, 2/6, 0/1) - Diciamoci la verita'. Eravamo tutti in attesa di capire cosa avrebbe fatto il Poz. 40 punti? 10 perse? Ne esce con poche forzature, la capacita' di mettere in azione tutta la squadra. E 14 (quattordici) assist. Forse i rilevatori sono stati un po' generosi con lui, ma il senso di quello che ha fatto resta poi lo stesso.
Scepanovic - voto 6 - (8pti, 1/2, 2/6, 1/2) - Resta un giocatore che dovrebbe essere servito in modo attivo, e non lasciargli la palla e dirgli "fai te". In questo modo si incarta: meglio quando trova qualcuno che apre le difese e gli regala spazio.
Galanda - voto 4,5 - (2pti, -, 1/1, 0/3) - Entra in un momento terribile della squadra. Difesa Montepanna e pietre da 3.
Van den Spiegel - voto 8 - (15pti, 1/3, 7/8, -) - Quello che non ti aspetti. Entra nel terzo quarto, ne esce tra le ovazioni solo quando arbitri che lo amano poco gli fischiano il quinto fallo. 19 minuti quasi perfetti: parte con una palla persa da fucilazione senza processo, poi prende il dominio del canestro avversario, attaccandolo con una grinta che andrebbe travasata anche a Skelin, per esempio. Intimidatore in difesa, animatore del pubblico. Fantastico.


VIRTUS BOLOGNA

Dial - voto 5 - (5pti, 1/2, 2/5, 0/1) - Sempre ai margini dell'incontro. Non regge in difesa, non si sente in attacco, non prende rimbalzi (7 di media fin qua). Delusione.
Bell - voto 6,5 - (18pti, 1/2, 4/11, 3/6) - Partita controversa. Gioca pressoche' da solo, schiaccia in contropiede e forza a difesa schierata. Il primo break virtussino e' con lui in panchina. Il secondo lo vede protagonista con 3 bombe di fila. Ma con lui in campo gli altri compagni si spengono.
Avleev - voto 7 - (11pti, 1/1, 5/5, 0/1) - Pungente da sotto e da fuori, 5 rimbalzi. Ma anche solo 14 minuti in campo. Autentico suicidio tattico: la F non sapeva come tenerlo. E anche in difesa il russo poteva farsi sentire.
Frosini - voto 6 - (11pti, 1/1, 5/7, -) - Velenoso nel primo tempo, quando trova il cesto sia dalle sue mattonelle lontane che su rimbalzo offensivo. Dopo i primi ruggiti, si spegne.
Koturovic - voto 4 - (4pti, 4/6, 0/4, -) - Come un bambino che all'aeroporto guarda i Boeing volare, immobile e ammirato. I lunghi Fortitudo fanno quello che vogliono.
Scarone - voto 5,5 - (0pti, -, 0/1, -) - Entra nel secondo quarto ed e' il regista silenzioso del buon momento virtussino. Nell'ultimo quarto non puo' fare nulla per riportare i buoi nella stalla.
Attruia - voto 5 - (0pti, -, -, 0/2) - Marcato da Pozzecco, ha lo spazio per chiudere la partita. Sbaglia tutto.
Rigaudeau - voto 6,5 - (13pti. -, 2/3, 3/8) - Simbolo della V che fu, fa ancora paura solo a vederlo in campo, malgrado la ruggine. Parte benissimo, e' forse l'ultimo bianconero ad arrendersi. Suo il canestro dell'ultimo sorpasso.
Andersen - voto 5,5 - (9pti, 1/4, 4/6, -) - Secondo quarto di grande spessore, viene piallato anche lui dal Pelato Croato e dall'Infinito Fiammingo.


Le parole di Boniciolli - Abbiamo giocato un primo tempo contratto, eravamo indecisi e abbiamo patito sotto canestro. Il vantaggio Virtus era meritato. Poi l'uomo partita e' stato Van den Spiegel, che ha difeso, intimidito, dato vivacita' offensiva. Pozzecco e' stato bravo, ha pensato a vincere la partita per tutti e non per lui da solo. Si allena poco, ma e' stato coraggioso, ha rinunciato a tiri per mettere in partita i compagni, soprattutto Scepanovic. Kovacic ha reagito alla grande ad un errore pesante. Ma sono andati tutti bene, anche in difesa. Abbiamo battuto la squadra di un mio grande amico, senza il quale non sarei qui. Ora ci interrompiamo, 8/11 della squadra andranno in giro con le loro nazionali. Tutto il pubblico ci ha sostenuto, ed era quello che volevo. Vado a casa lieto, per il resto vedremo.

Le parole di Tanjevic - Abbiamo perso una partita importante, giocata bene solo per 30 minuti. Grande prestazione della Fortitudo, hanno avuto buona intensita' di gioco, piu' forza sotto canestro. Qui hanno dominato, 22 rimbalzi d'attacco non si vedono facilmente. Abbiamo ceduto li', anche con scelte sbagliate e affrettato quando eravamo avanti. C'e' stata poca protezione del canestro e tagliafuori inesistente. Gli avversari sono in buona salute, Boniciolli ha gestito i cambi in maniera eccellente al contrario dei miei. Ho fatto degli errori: potevo rimettere in campo Avleev come esterno, ho tenuto troppo le 3 guardie e mi sono affidato troppo su lunghi che erano in difficolta'. Ci voleva forse un terzo rimbalzista. Poi alla fine non siamo riusciti a sprintare, abbiamo rinunciato troppo presto. Di certo, dobbiamo imparare a dare intensita' su tutti i 40 minuti.

Le parole di Pozzecco - Uno dei giorni piu' belli della mia vita. Ho salutato Tanjevic senza ironia: ognuno fa le sue scelte, ma lasciarmi fuori dagli Europei mi ha fatto male.- Ora mi fumo un sigaro, e il fumo fa male... E' stata una vittoria di tutti, meritata da tutti i miei compagni. Io la dedico a chi mi ha voluto e portato qui.

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LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI