C’è solo la soddisfazione di aver tenuto botta nello scontro diretto, grazie ad un cesto di Legion, nella partita che la Fortitudo perde a Roseto. Dopo un primo quarto esplosivo, un secondo dove si era andati avanti anche di 10 punti, i bolognesi si sono piantati soprattutto in attacco (38 in 15’, 30 in 25’) con la difficoltà di trovare soggetti in grado di farne due di fila. E allora ha gioco migliore chi è biancoblu ma è abruzzese, perché alla fine c’è chi fa canestro e chi no. Lasciando alla Fortitudo l’idea, comunque, di aver fatto punto a punto, senza particolari brillantezze, contro una delle rivelazioni del campionato.

Scambi di bandiere e striscioni, gemellaggio tra tifoserie, e poi sembrano gemellate anche le squadra, per quanto attacchino indisturbate e difendano in modalità sto ancora digerendo gli arrosticini e tortellini. Così scatta prima Roseto, anche perché Bologna perde palloni atroci a metà campo, poi quando la Fortitudo aggiusta la mira da fuori, Legion in primis, da 8-15 diventa 27-22, segnando praticamente sempre. Il primo quarto viene aggiornato a 27-24, con Boniciolli a già undici uomini denudati, e con 5 triple su 5 a segno.

Barlumi di difesa e Legion che segna sempre, stavolta senza nemmeno bisogno di elucubrazioni su lampade, lampadine e lampadari. La Fortitudo prova la sgommata, fa 38-28 con il settimo cesto consecutivo del suo americano, poi scoprendosi senza alternative alla sparakkianza permette a Roseto un avvicinamento: i padroni di casa fanno 38-37, poi ormai garantito che un cesto alla sirena arriva sempre, ecco la magata di Ruzzier per il 41-37 del 20’.

Barcollando offensivamente sul chiedersi come mai Legion non voglia provare a tirare sempre, e costretta a cercare nuove linfe, la Fortitudo si pianta là davanti concedendo a Roseto spazio in area per il risveglio di Sherrod e la continua pericolosità di Smith a metà campo. Il tabellone diventa gramo (50-56), e mantenendo una inedita sterilità offensiva (27 nei primi 10’, 27 nei secondi 20’), Bologna chiude il terzo quarto sotto 57-54.

Ormai diventata una gara a scacchi più che una dimostrazione di fuochi d’artificio, è una triplonza di Gandini ad evitare alla Fortitudo l’ingresso nel rush finale con svantaggio. Poi però arrivano i gol da lontano di Mei e Fultz ad allargare il divario, costringendo comunque una non reattiva Bologna a rincorrere. Ruzzier è ferro da stiro sia dalla lunetta che dall’arco, e allora si gioca per la differenza canestri, Legion mette il suo unico cesto del secondo tempo al (quasi) scadere, ed è la consolazione della giornata.


(Foto di Fabio Pozzati)

CENTO DOMENICA IN CASA CON FAENZA
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