Arrivato alla sua 11esima giornata, il campionato italiano di basket si presenta ancora poco definito e con diverse sorprese. Appollaiate a 14 punti ci sono ben 5 squadre: Reggio Emilia, Cremona, Trento, Milano e Pistoia; seguono Brindisi, Venezia e Sassari con 12, poi Caserta Cantù, Avellino, Orlandina Baket e Varese a 8, poi la Virtus Bologna 6, Pesaro e Torino a 4. Fa riflettere la posizione dei bolognesi, sempre più in basso e sempre più lontani da quegli anni che la vedevano combattere per la vetta, a volte anche in solitaria, staccando gli avversari nelle prima battute della stagione. Invece i ragazzi di Valli arrancano e sono reduci dall’ennesima sconfitta lontana dall’Unipol Arena.

L’ultima caduta in ordine temporale è stata quella in casa di Cremona per 73-63, al termine di una gara che aveva visto un Bologna ben più propositivo dei padroni di casa nei primi due quarti. Poi il buio: la Vanoli che svolge il compitino e le V nere che si perdono in un bicchier d’acqua. Si può anche pensare che il problema di fondo per gli emiliani sia proprio psicologico, più che tecnico o tattico. Perché proprio contro Cremona sono stati una manciata di secondi sbagliati totalmente che hanno regalato agli avversari un più 7 che poi non è stato più possibile recuperare, tutto ciò alla fine del terzo quarto.

A sorridere per ciò che riguarda l’Emilia del basket, è Reggio, sempre più quotata anche tra gli esperti di scommesse sportive. Coach Menetti si dice soddisfatto per il cammino iniziale della sue squadra, dopo diversi cambiamenti sotto l’aspetto dei singoli. Fresca di festeggiamenti per la qualificazione al turno successivo in Eurocup, dopo aver battuto i francesi del Le Mans per 87-71, la Grissin Bon arriva da 3 vittorie consecutive contro Trento, Pistoia e Milano, in attesa della sfida difficilissima sul parquet di Brindisi, in programma domenica alle 12. I pugliesi sono usciti con le ossa rotte in Eurocup in casa al PalaPentassuglia contro i tedeschi del Ludwigsburg che hanno trionfato per 87-60, ma Bucchi non ha voluto critiche alla sua squadra, certo che si sia trattato solo di un passo falso. Ora serve convinzione contro i reggiani, perché vittoria vuol dire aggancio in vetta.

Non ancora del tutto con la marcia ingranata è Milano: l’Olimpia soffre, probabilmente, ancora della deludente stagione appena passata, dove sono stati fatti errori grossolani sia in fase di potenziamento della franchigia, sia sotto l’aspetto tattico. Il cambio di coach è servito forse per un cambiamento di atteggiamento, almeno così pareva. Invece anche in questo campionato, nonostante le vittorie, non si è ancora vista una squadra assetata di risultati, di gioco e di vittoria.

Continua invece il lungo calvario di Pesaro, che ormai è retrocessa tra le squadre che inseguono. L’ultima posizione in classifica, a pari merito con un Torino fresco fresco di serie A, lascia poco spazio alle interpretazioni: urge cambiamento, in seno alla società e a tutto l’ambiente di una città che ha contribuito a scrivere la storia del basket italiano. Sassari ancora col freno a mano tirato, e dai campioni in carica ci si aspetta di più.

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