L'ex pivot bianconero Gigi Serafini è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole sulla nuova Virtus.
Dalla Salda lo conoscevo già, so lo spessore della persona. Di Martelli mi avevano detto buone cose, mi pare si sia mosso benissimo. Giocatori che hanno avuto risultati in Europa, non vedo perché non dovrebbero far bene in Italia, anzi, potrebbe essere più facile se guardiamo a quanta fatica fanno le nostre formazioni nelle coppe in questi anni. E poi portiamo in giro un marchio importante come Segafredo, un nome che vorrà fare bella figura, altra garanzia importante.
Squadra già costruita e con criterio, completa, senza bisogno di aspettare uno straniero come l'anno scorso. È importantissimo ci siano tutti, perché dall'anno scorso sono rimasti solo in tre, chi viene dal campionato russo, chi dal tedesco. Hanno bisogno di conoscersi, stare insieme. Essere uniti anche fuori dal campo è la cosa principale. Sul parquet tutti i santi aiutano, ma se sei legato fuori diventa molto più semplice.

Sul derby amichevole di settembre. Qualche rischio solo per la Virtus: magari non sei ancora pronto e rischi con la Fortitudo che gioca in A2. Non mi entusiasma, poi però da tifoso ci andrò, bisogna esserci, andiamo a vedere anche quelli tra vecchie glorie, figuriamoci questo. Certo, i derby di adesso sono niente rispetto a quelli di una volta, il tifoso si arrabbiava la settimana prima e quella dopo. Si sentivano di più, c'erano gli italiani e il senso di appartenenza, fuori eravamo amici ma in campo la sentivi tutta la pressione. Gli americani che ne sanno? Però è sempre un derby, e bisogna esserci. Anche perché ci sarà molta curiosità per scoprirle entrambe.
Le premesse per la nuova stagione. L'anno scorso, dopo la promozione, andava bene tutto. Stavolta ci si aspetta di più. Però vedo una squadra costruita con gran testa: a oggi non ci si possiamo lamentare.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91