Sarà anche un cantiere aperto, in attesa di chi andrà tesserato (Sampson) e ufficializzato (Cordinier), ma intanto quelli che ci sono scodellano una prova di impressionante concretezza e concentrazione mentale, andando subito avanti di 10 contro Varese, crescendo con il passare del tempo e arrivando fino ai 40 di scarto prima di lasciare un attimo di tregua ai malcapitati ospiti. E, per una volta, nessun giocatore bianconero che esce con acciacchi o altre cose: visti i precedenti, tanta roba.

Tutti con la sopramaglia di Abass dopo aver già fatto la stessa cosa con Mannion, stendardo dello scudetto dello scorso giugno mostrato alla tifoseria al Paladozza, premiazione di Scariolo per essere uno delle Legends del campionato, e partita che inizia con Varese evidentemente abbagliata da cotanto splendore. La Virtus gongola, fa 13-1 sfruttando le forzature di Alegent e le ventose difensive di Pajola, prima che al rotar di uomini della panchina gli ospiti inizino a capirci qualcosa e Bologna, di riflesso, conceda un po’. 0-11 di controparziale, poi la partita trova un minimo di regolarità e 21-16 Virtus al 10’.

La Virtus tende un po’ a specchiarsi sulle proprie transizioni e corse in contropiede, ma messa una decina di punti di vantaggio il batti e ribatti non darà divari tranquillizzanti ma nemmeno sfoghi per far avvicinare Varese. Hervey è più o meno ovunque e sfiora la doppia doppia già prima dell’intervallo, Ruzzier si fa perdonare un antisportivo con passaggi Milosotici, e questo basta e avanza per il 44-35 del 20’.

Come nel primo quarto, anche il terzo inizia con solo Virtus in campo, e senza nemmeno dover tanto sudare, cercando anticipi dietro e spettacolo davanti, si ventella anche più, toccando il 65-39 in assoluta scioltezza. Troppa grazia Sant’Antonio, Alegen prova a dare un senso alla sua trasferta bolognese, ma Belinelli da casa sua, allo scadere, ribadisce il ventello. Ed è 72-50 al 30’.

La difesa Virtus è impressionante, per quantità di pressing e recuperi a metà campo, Varese decide di andare sotto la doccia con anticipo rispetto al 40’, poi toccata quota +41 dopo un 15-0 di parziale che è la classica pioggia in faccia a chi è già sott’acqua, spazio per i bambini bianconeri e per ulteriori festeggiamenti al cesto di Barbieri.

(Foto Virtus Pallacanestro)

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