Alla vigilia di gara 1 di finale scudetto coach Sergio Scariolo ha incontrato la stampa.

Vigilia della finale scudetto: sono state fatte delle analisi con validi argomenti per sostenere un vantaggio di Milano ma io faccio fatica a veder un pronostico definito perchè entrambe sono due squadre forti con punti a favore e punti deboli. Se mi pronunciassi sarebbe o codardia o arroganza, essendo di parte. Visti i risultati arrivati la stagione può essere considerata già buona ma mi fa pensare a quando mia mamma tornando a casa con un 8 mi diceva che avevo fatto il mio dovere. Siamo la squadra con il secondo budget del campionato quindi ci sono delle aspettative. Arrivare qui alla finale scudetto è un ottimo risultato, ma ora dobbiamo pensare a far bene in gara 1.
La Virtus è una società con grandi allenatori e dirigenti e trofei vinti alle spalle. Me lo spiegarono anche in Spagna, quando vinsi i Mondiali. Un conto è entrare nell'albo d'oro, un conto nella leggenda come potrebbe essere vincere tre trofei in una stagione, cosa che è successa solo una volta in precedenza. Noi dobbiamo pensare a scendere in campo e concentraci sulla partita. Ci siamo allenati e preparati bene, lo spirito è buono.
Hervey ha ancora un po' di problemi al ginocchio che potrà risolvere solo questa estate ma non è peggiorata la situazione, diciamo.
Non entro nel merito di questioni politiche perché fin dai tempi che furono capitava che avessi ragione quindi preferisco non esprimermi. Parlerà il campo e dobbiamo solo confidare che ci siano le condizioni eque per gestire un evento come quello rappresentato da questa finale.
Il campo dirà chi dovrà stare in campo. Abbiamo lavorato e sofferto e rischiato molto in stagione per arrivare a coinvolgere tutti e fare sempre le scelte giuste. C'è un processo dietro e sai che si potrà perdere qualche partita. Il fatto che oggi siano quasi tutti disponibili a livello fisico non implica che le rotazioni debbano essere estese necessariamente a tutti. Ho vissuto in NBA fino a gara 7 quindi dovremo essere bravi ad adattarci alle situazioni che si creeranno partita dopo partita. Sia noi che Milano abbiamo giocatori che non rientreranno nonostante l'impegno nel provarci ma per il resto il livello è buono.
La cosa divertente della nostra squadra è che i nostri "campioni" possono essere 7, 8, 9 e risolvere a turno le partite. Abbiamo creato un clima e un sistema che possono permettere a più giocatori di essere decisivi e questo sicuramente aiuta molto quando l'avversario è bravo a limitare i giocatori più talentuosi. La carica emotiva è alta e non importa contro chi giochi a questo punto. Non ci sono ulteriori implicazioni al fatto che incontriamo nuovamente Milano. È una grande opportunità per tutto il nostro basket e speriamo di onorarla.
Con Nico come con gli altri abbiamo avuto la mano ferma nel prendere determinate decisioni ma siamo pronti a contare su di lui per determinate "missioni".

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