Come può cambiare tutto in venti minuti. Ieri a metà gara i risultati non avrebbero potuto essere peggiori per la Virtus: i bianconeri erano sotto a Sassari, e tutte le dirette concorrenti vincevano, compresa Torino a Milano. Alla fine invece è successo esattamente l’opposto, e con la vittoria di ieri è stato fatto un passo in avanti importantissimo verso la salvezza.

Dopo 13 mesi e 19 sconfitte è arrivata finalmente una vittoria in trasferta, ed è una vittoria che ha un nome e un cognome. Andre Collins ha esordito è stato subito decisivo, con punti (19), triple e regia (7 assist). Ma soprattutto il play di Crisfield ha dato alla squadra quella leadership che quest’anno è sempre mancata. Nei momenti decisivi Collins ha preso la squadra in mano e ha messo tutti i tiri decisivi, compresi i sei liberi che hanno chiuso la partita. E’ solo una partita, ovviamente, ma Collins è sembrato l’uomo giusto al posto giusto, cosa decisamente rara per un giocatore Virtus di quest’anno. Come freddezza nel finale va citato anche Kenny Hasbrouck, che dopo il quinto fallo di Gaddy è rientrato per mettere un tiro pesantissimo. Ma finalmente si può dire - anche in trasferta - che tutta la squadra ha risposto presente, dall’inizio di Pittman al secondo tempo di Fontecchio, per arrivare alla difesa che ha tolto a Sassari le sue poche certezze, facendo esplodere ancora una volta la crisi dei campioni d’Italia. Curiosamente la vittoria bianconera dell’andata costò il posto a Meo Sacchetti, quella del ritorno a Marco Calvani, che si è dimesso dopo la partita.

Domenica prossima a Bologna arriva una Varese in grande forma, dopo la seconda partita consecutiva: considerato il contemporaneo scontro diretto tra Capo D’Orlando e Torino, una vittoria potrebbe risultare decisiva. Quel che è certo è che dopo ieri sera Giorgio Valli e la Virtus potranno preparare la partita con grande serenità, quella che in questa stagione è sempre mancata.

VALERIO MAZZOLA, COMPLEANNO CON VITTORIA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE