Stefano Sardara, patron della Dinamo Sassari, ha parlato a La Nuova Sardegna del campionato da finire e dell'ipotesi blocco delle retrocessioni, dicendosi contrario.

Per il club la situazione è dolorosa. Certo, dolorosissimo e lo sapevamo sin dall’inizio. Ma il campionato va portato avanti e completato. Quali potevano essere le alternative? Fermare tutto per un anno? Per il movimento sarebbe stato un danno mortale. Oppure fermiamo tutto oggi? In questo modo, oltre agli introiti del ticketing perderemmo anche gli sponsor e le tv. Anche in questo caso un danno mortale. A mio parere, sino a che il governo ce lo consente bisogna andare avanti, e bisogna farlo per noi, per il movimento e per i tifosi, ai quali le partite, per quanto viste da casa, regalano qualche momento di distrazione.

Blocco delle retrocessioni? Magari per l’anno prossimo, non certamente per la stagione in corso: le regole d’ingaggio sono state stabilite mesi fa: sono state firmate iscrizioni e sono stati presi impegni sapendo quali fossero le condizioni generali e le difficoltà verso le quali si sarebbe andati. Non vedo perché cambiare tutto oggi. Quali condizioni sono mutate? Poi è giusto prendere in considerazione tutto, ci troviamo in un momento straordinario e bisogna cercare di ragionare su qualsiasi soluzione.

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