Coach Sacripanti ha presentato la sfida con Trieste, prima del girone di ritorno, in programma domani al Paladozza ore 18.

“Sono molto soddisfatto di quello che abbiamo ottenuto dal punto di vista dei risultati. Abbiamo conquistato la Coppa Italia vincendo a Varese, abbiamo fatto una vittoria importante in Coppa che ci ha permesso di essere primi a tre giornate dalla fine. Fino a qui tanti alti e bassi, potevamo avere sicuramente qualche punto in più in campionato ma potevamo averne anche di meno. Fino ad adesso un percorso formativo per la squadra, con due obiettivi importanti che abbiamo raggiunto. Ora il girone di ritorno, c’e subito una partita che vale tantissimo perché se dovessimo vincere domani avremmo un bel distacco tra le prime otto e le seconde otto. La partita è difficilissima, Trieste ha giocatori di alta fascia a partire dal playmaker e da Peric; un roster che dà varie soluzioni, giocando una pallacanestro molto solida. Hanno molte soluzioni per le diverse caratteristiche dei giocatori in campo, è una formazione insidiosa. Domani ci aspetta una partita dove dobbiamo essere molto bravi e attenti, sprecando il meno possibile, con la voglia di portarla a casa. Il fattore campo influirà, deve influire, non è mai mancato. È una di quelle partite dove c’e pressione, mi metto io la pressione da solo, ne sono consapevole. C’è una pallacanestro di alto livello da sviluppare e dopo questa striscia di vittorie è adesso il momento di dare continuità. È un momento importante per noi dopo dei bellissimi risultati.”

“Il lavoro di recupero per qualche acciacco ha dato i suoi frutti, abbiamo alzato il livello degli allenamenti essendo noi una squadra che vive su quello che facciamo in allenamento. Il lavoro in palestra viene trasmesso e realizzato nella partita, questo per noi è importante.”

È la squadra di Tony Taylor? "Sicuramente è un’affermazione corretta, poi io sono abituato a vedere le cose a 360 gradi. Penso che Taylor non sia mai stato fuori da questa squadra, qualche volta è stato limitato dai falli dovuti alla sua intensità. Le sue prestazioni sono sempre state di altissimo livello, poi chiaro che è il nostro playmaker e leader, è un giocatore molto forte e adesso è molto più in sintonia con gli altri e con me. Sapevamo che dietro avevamo Pajola e Cappelletti, giovane il primo e di ritorno da un infortunio grave il secondo. Da sempre ho detto a Pajola che era troppo facile giocare come giocava lui, avendo sempre l’appoggio dei tifosi. Però poi dopo viene una parte più difficile, quando gli avversari iniziano a conoscerti. Credo che Pajola stia facendo un percorso formativo. Cappelletti, dopo aver fatto bene all’inizio, ha giocato qualche partita con errori banali e quindi anche lui deve dimostrare solidità ed equilibrio. Sono due ragazzi che vanno sostenuti, qualcuno sta in campo anche quando, magari, non se lo meriterebbe: questo li può portare ad essere giocatori importanti, prendendosi in mano la squadra. Pajola in prestito? Sono un po’ fuori da queste voci, a me non risulta. Da allenatore dico che Pajola è un’arma tattica perfetta, all’andata su Fernandez è stato decisivo. Sia lui che Cappelletti sono consapevoli del lavoro che gli sto facendo fare, spero che già da domani possano darci tanto.
Mi sto interrogando anche io su quello che possono darmi entrambi in campo. Cappelletti a volte fa errori banali, anche se ci da molto brio in attacco. Ha fatto sicuramente cose positive ma deve imparare a darci altrettanto di positivo sotto tutto gli aspetti del gioco, lui come Pajola, li metto sullo stesso piano.””


“Da Moreira mi aspettavo quello che abbiamo visto. Ha dato tutto, adesso dovrà attraversare un momento fisiologico in cui potrebbe avere le gambe un po’ più pesanti. L’altro giorno mi ferma un tifoso per la strada che mi ha chiesto il perché dei 20 minuti a Qvale in Coppa. L’idea è questa, sfruttare una partita a settimana per lui per dargli una stabilità maggiore. Moreira ci può dare tanto in allenamento e in campionato. Darò la formazione domattina, l’idea comunque ce l’ho chiara.”

Il video, grazie a Sportpress.



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