Coach Pino Sacripanti, prima della partenza della Virtus per il ritiro di Sestola (oggi alle 16.30), ha presentato la stagione.

“Si parte. Siamo persone e vivano di emozioni: ieri è stato impressionante il calore con cui siamo stati accolti dal nostro pubblico che ci ha trasmesso subito fiducia. La parola giusta è familiarità: sono rimasto colpito io e i giocatori e mi piace l’idea di creare casa Virtus. Si respira voglia di basket. Sono stato anche in giro per la città, tanta gente mi ha fermato, anche alcuni fortitudini, con grande simpatia. È importante questo, pensavo fosse così ma poi viverla è emozionante. Partiamo con una squadra nuova, faremo campionato e coppa: abbiamo davanti sette settimane in cui dovremo fare tante cose, attacco, difesa, gerarchie. Partiamo oggi pomeriggio e inizieremo subito ad allenarci con la palla. Guardavo i roster delle squadre sui giornali: mi sembra che ci siano 6-8 squadre che puntano ai piani alti e noi faremo di tutto per esserci. Il lavoro è tanto, ci sono tanti giocatori ma mi hanno già dato Una buona impressione. Dovremo essere bravi noi dello staff a tirare fuori tutte le caratteristiche da tutti.”

La partita di domenica a Sestola. “La partita di domenica contro Ferrara sarà una sgambata, per avere qualche idea offensiva e difensiva. Dalla terza e quarta settimana inizieremo a vedere qualcosa e a capire il valore del gruppo, non ci sarà Aradori che sarà impegnato con la Nazionale. Abbiamo delle idee tecniche, io sto ancora guardando tantissimi filmati dei nostri giocatori per cercare di costruire il miglior vestito per loro. A me piace partire dai punti di forza di ognuno, questa è l’idea.”

La costruzione della squadra. “È stato fatto un lavoro di grande sinergia con Martelli e gli assistenti. Sarei un bugiardo a dire che abbiamo preso tutti quelli che volevamo, perchè nel mercato non è mai possibile. Ma siamo contenti. Abbiamo preso determinati giocatori con determinate caratteristiche. I nostri giocatori hanno requisiti che volevamo: giovani ma non giovanissimi, che hanno avuto esperienze in Europa, giocatori che possono vedere Bologna come uno step importante per la carriera. Partivamo da tre punti fermi: la voglia e inesperienza di Pajola e quindi gli abbiamo affiancato Taylor; il grande talento offensivo d Aradori con l’atletismo di Martin; la tecnica e l’intelligenza di Baldi Rossi con l’atletismo d Mbaye. Poi i due lunghi, uno di movimento e uno più statico. Una guardia che potrà essere una bella prima punta e poi Cournooh che ha esperienza e talento difensivo.” Le contendenti del campionato? “Noi vogliamo guardare noi stessi, giocando ogni partita una alla volta, senza distinzione tra campionato e coppa. Quello che siamo noi ce lo diranno gli allenamenti e il campo. Non vogliamo partire con pregiudizi e dire chi parte dalla panchina e chi parte titolare, siamo aperti in questo senso. Bisogna avere una base da cui partire. Io ho un mio pensiero di pallacanestro però vediamo, senza pregiudizi di nessun tipo.
Il capitano? “Lo decideremo prima del campionato. Per essere capitano bisognerà avere grande responsabilità.”


Sulla coppa. “Siamo fortunati a non avere trasferte pazzesche. L’anno scorso ad Avellino feci 30 ore di viaggio all'andata e 30 al ritorno. Però la logistica verrà studiata settimana per settimana. Quando si fa campionato e coppa si naviga a vista. La Coppa ha un grande pregio: ti smaschera subito, lavori meno in palestra e capisci subito i difetti in campo. In questo modo ti compatti prima e affronti subito i problemi.”

Ieri mi hanno toccato molto le parole di Alberto Bucci, che ha incoraggiato i tifosi a stare vicini alla squadra nei momenti difficili. Ringrazio la stampa ma soprattutto i tifosi, che ci sono stati vicini fin da subito. Sentiamo la responsabilità, vista l'importanza che la Virtus ha per Basket City.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
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