Guido Rosselli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Siamo incappati nella nostra peggiore prestazione realizzativa, litigando con i ferri, io per primo. Quando non si fa canestro, è normale innervosirsi. Piacenza ha disputato una gran bella gara, tirando da tre con il 52%. Abbiamo rivisto la partita: in alcuni momenti siamo stati poco lucidi, soprattutto nella fase difensiva. Sono stati errori di posizione, più che di scelta. Gli ultimi 5' sono stati decisivi. Dopo l'espulsione del coach piacentino Di Carlo abbiamo subito il break della Bakery. Abbiamo capito i nostri errori. Andiamo avanti continuando a lavorare come fin qui. Se ad agosto si fosse detto che dopo dieci gare avremmo vinto nove partite, chiunque ci avrebbe messo la firma.
Nessun rilassamento, altrimenti non saremmo stati avanti per 35'. La partita l'abbiamo giocata. Le percentuali ci hanno penalizzato. Nel finale abbiamo affrettato alcune conclusioni, ma non per ansia.


Lo spogliatoio come affronta la sconfitta? Tranquillamente. Non pensavamo di vincere tutte le partite. Dopo l'arrabbiatura post gara, abbiamo avuto un giorno e mezzo per digerirla. Ora stiamo lavorando per preparare la sfida con Cento.

L'assenza di Hasbrouck vi ha condizionato? Kenny è un giocatore che sposta non solo per i punti che realizza in attacco, ma anche perché difende come un mastino. Ha sempre l'atteggiamento giusto. Questo, però, non è un alibi. Già contro Imola avevamo vinto senza di lui, realizzando 90 punti e subendone 79. A Piacenza ne abbiamo presi 78. E' l'attacco che non è andato. Questa Fortitudo ha le qualità per sopperire all'assenza di chiunque.

E' stato un problema di stanchezza? No. Contro di noi tutti giocano al massimo. Penso a Mantova, a Ravenna, alla stessa Bakery Piacenza. Più che un nostro calo, è subentrata una maggiore carica nei nostri avversari.

Dà fastidio non potere più battere il record di vittorie consecutive della Fortitudo? Battere un record fa sempre piacere ma ad agosto siamo partiti per disputare una bella stagione, non per quel primato. Sono altri gli obiettivi.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI