Carina e simpatica, la festività di Pasqua. Che tra partite giocate il sabato e altre giocate il lunedì ha di fatto blindato la Fortitudo al secondo posto, dato che ormai il primo è andato e l'eventuale assalto delle terze, distaccate di 2 vittorie, sembra ormai ipotetica fantascienza non realizzabile. Permettendo a Pozzecco, se vogliamo, di lavorare su queste ultime giornate di regular senza assilli o timori di classifica: non male, dato che di fatto si torna in laboratorio a capire quali potranno essere le formule migliori per presentarsi ai playoff. In particolare, l'atavico problema del turnover, che forse farà soffrire il Poz (che da giocatore ogni tanto il fatti più in là se lo è sentito dire, e che quindi potrà avere maggiore empatia verso l'escluso) più di quanto, magari, non avrà fatto soffrire il predecessore. L'ultima volta è rimasto fuori Pini, oltretutto escluso per vedere 36 minuti di panca dell'oggetto misterioso McCamey. Ecco, McCamey: la quasi inesistente prova di sabato è da leggere come una bocciatura, un rimandarlo ad altre occasioni? Intanto Fultz sembra sempre più bisognoso di camera iperbarica, e Deo Gratias che Okeccetera pare aver capito cosa serva alla truppa. Comunque, capire chi potrà stare fuori sarà il giornaliero Bartezzaghi del neocoach.

Comunque sia, secondo posto certo. E la garanzia che, per la prima volta, la Effe giocherà almeno un turno playoff con il vantaggio del fattore campo: curioso, ma non era mai successo nelle due cavalcate passate. Evidentemente, questa stagione non stava andando a puttane (cit. recenti digressioni dialettiche radiofoniche) come poteva sembrare. E allora? Allora, se il problema era la figura divisoria di Boniciolli, ora il clima sarà bello rasserenato e felice, fino alla prova contraria della prima sconfitta. Forse ha ragione, Pozzecco, quando dice che la Effe in A2 è roba talmente fastidiosa da far ingigantire qualsiasi cosa che la renda meno vicina alla promozione, anche banali sconfitte relativamente indolori. E stia tranquilla, la Mosca Atomica: finchè vincerà per lui ci saranno solo rose e fiori. Al primo rovescio, avrà haters pure lui: è un pagliaccio, poteva starsene a Formentera, c'era bisogno di un vero allenatore, si stava meglio con Boniciolli. Chissà.

Roseto, quindi. C’era stato un qualche mese fa anche un appello dell’ex Robert Fultz, o più che un appello un incoraggiamento, perché in Abruzzo si rialzasse la testa e si migliorasse una classifica che non era simile a quella, sorprendentemente rosea, della passata stagione. Qualcosa è servito, anche perché all’ultimo posto del ranking – e quindi con diretto viaggio in B – è da un po’ sedimentata Orzinuovi, quindi per gli Sharks domenica, in caso di vittoria e contestuale sconfitta lombarda, ci sarebbe la matematica non retrocessione e la garanzia dell’ulteriore speranza salvezza nei playout. Merito del recente 3 su 6, tanta roba per chi prima viaggiava davvero lentamente, per un gruppo che si fonda sulla coppia di strangers Carlino – Ogide, esterno da 19 punti il primo e lungo da 8 rimbalzi il secondo. Roseto attacca discretamente, ha problemi in difesa (la seconda peggiore del girone), e ha in Marco Contento l’unico italico a fatturare una doppia cifra di media.

(Foto Fabio Pozzati/ Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91