Il DG della Virtus Paolo Ronci è intervenuto su Radio Sportiva.
Le sue parole.

La partita Virtus-Fortitudo a Bologna risveglia tante passioni. E' stata una partita approcciata nel modo giusto, con energia e concentrazione. Abbiamo portato avanti le nostre idee e il nostro lavoro, le scelte concordate tra coach e società. Ne cito una, siamo partiti con tre italiani in quintetto, i tre convocati in Nazionale: Pajola Rricci e Tessitori, per noi è stata una soddisfazione.


La consacrazione definitiva di Pajola? No, quando si fanno titoli e ci sono grandi parole poi c'è sempre un rimbalzo all'indietro. E' un percorso che ha fatto e sta facendo in Virtus. Ha lavorato tantissimo sul suo fisico con nostro staff, e ha la sicurezza di stare in campo a questo livello e aggiungere cose rispetto a quelle che già sapeva fare. Ieri ha fatto il berak a inizio terzo quarto con tre penetraizoni al ferro, con personalità importante. E' frutto del lavoro che ha fatto lo staff tecnico su di lui. Noi abbiamo sempre avuto l'intenzione di tenerlo con noi. E' del '99, e pensiamo che farlo allenare con Teodosic e Markovic era il modo migliore perchè potesse rubargli i segreti. Poi è allenato da Djordjevic, uno dei più grandi playmaker di tutti i tempi. Lui ha risposto e raccoglie i frutti del suo lavoro, e vogliamo portarlo ancora più in alto.


Teodosic record di assist. 14 assist, eguagliato il record in un derby, uno ha fatto il giro del mondo ed è stato condiviso da grandi campioni NBA. E' una soddisfazione, si parla della Virtus in giro per il mondo.


Noi in attacco abbiamo le nostre soluzioni, i nostri punti, 80-90 - li facciamo sempre, nonostante qualcuno dicesse che bisognava aggiungere un tiratore. La chiave della nostra stagione è la difesa. Con l'attacco vinci le partite, con la difesa vinci i titoli, come dice sempre Djordjevic. E' uno dei nostri mantra, non l'abbiamo sempre fatto in questo inizio di stagione, dobbiamo migliorare lì. Ieri quando si è alzata la qualità della difesa - dopo l'intervallo - l'attacco è venuto di conseguenza. E' stata la chiave della vittoria di ieri


Un primo bilancio di una stagione particolare, per forza di cose. Il pubblico manca a tutti, purtorppo giocare a porte chiuse è una penalizzazione economica e per i giocatori, perchè la pallacanestro è uno sport emozionale, il pubblico amico e avversario è un elemento che ai giocatori manca molto. Questo incide sui livelli di concentrazione, e manca soprattutto a Bologna dove ci sono tifoserie molto importanti, e noi nella nostra Segafredo Arena abbiamo giocato il derby di Natale scorso, +32, ieri è stato bello ma l'anno scorso era un'altra cosa.
Bilancio. In Europa siamo imbattuto, in Italia abbiamo lasciato per strada tre partite, ne abbiamo parlato, siamo critici per prima cos aveso noi stessi. L'allenatore ha le idee chiare, il gruppo sta lavorando, guardiamo avanti con fiducia, sperando più avanti, nei primi mesi mesi del 2021, di poter riabbracciare il nostro pubblico.

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