Otto tifosi della Fortitudo sono stati denunciati dalla DIGOS di Bologna in seguito alla rissa tra tifosi di opposte fazioni avvenuta lo scorso 2 febbraio in via San Mamolo. Lo riporta il Corriere di Bologna.

Secondo la ricostruzione della polizia una trentina di ultras riconducibili alla Fossa dei Leoni, hanno aggredito due giovani, uno dei quali noto tifoso della Virtus e l’altro verosimilmente scambiato per tale che, dopo un violento pestaggio, è stato fatto oggetto di un lancio di petardi, di cui uno - esplodendo gli ha causato gravi lesioni alla mano destra (parziale amputazione di tre dita).

Le indagini della Digos di Bologna hanno accertato anche che il gruppo è arrivato sul posto col chiaro intento di aggredire i rivali della Virtus, particolare confermato da diversi testimoni che hanno confermato che il gruppo è arrivato in via San Mamolo armato di manganelli telescopici, aste e artifizi esplodenti.
Le otto persone - tutte appartenenti alla Fossa dei Leoni - sono state denunciate in stato di libertà per lesioni gravissime pluriaggravate in concorso, con conseguente emissione del DASPO, data la connessione del fatto con le dinamiche ultras attinenti alle manifestazioni sportive.

Il nostro assistito non ha partecipato ad alcuna rissa, si è trattato, infatti, di una violenta aggressione a seguito della quale il giovane ha subito un danno fisico di notevole entità". Queste le dichiarazioni di Guido Magnisi, avvocato del giovane ferito, riportate da Repubblica.

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