Il Giudice Sportivo nazionale della FIP ieri non ha omologato il risultato di Fortitudo-Pesaro di sabato ritenuta necessaria l’acquisizione di ulteriori informazioni circa l’oggetto della istanza ricevuta.
In sostanza il ricorso della Fortitudo in merito alla posizione di Justin Robinson non è stato giudicato infondato, altrimenti sarebbe stato respinto immediatamente, come accaduto a quello di Cantù. Ora si passa alla lettura degli atti: la società marchigiana presenterà oggi le sue controdeduzioni, assistita dal suo avvocato Maurizio Terenzi, con referti medici e tutti gli incartamenti necessari.
Si tratta di una materia totalmente nuova, anche se l'oggetto del contendere è vecchio. Robinson poteva o no essere a referto sabato sera? Se no, come ritiene la Fortitudo, c'è margine per il 20-0 a tavolino.
La questione, a quanto si è capito, è la durata della sua quarantena. Il protocollo FIP approvato dal governo per gli atleti professionisti prevede che Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dalla positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).
Robinson, che è stato appunto positivo asintomatico, ha effettuato il tampone il giorno 1 aprile, e la positività è stata comunicata il 2. La partita è stata il giorno 10. I dieci giorni regolamentari sono passati oppure no? Probabilmente tutto si deciderà su questo.
Dato che la regular season termina tra 20 giorni, le decisione dovrà essere veloce. Poi ci potranno essere anche altri gradi di giudizio. Chi perderà, potrà fare appello alla Corte Sportiva di Appello ed eventualmente poi ricorrere anche al Collegio di garanzia del CONI, terzo e ultimo grado di giustizia sportiva.

(foto VL Pesaro - Luca Toni)

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