Le parole di Jasmin Repesa alla vigilia dell’esordio in campionato con Reggio Emilia.

“Comincia domani il campionato, e da un lato dico finalmente, dall’altro lato visto i tanti problemi in preseason avrei voluto aspettare, ma ci adegueremo non avendo alternative. Non è stato un periodo facile, abbiamo avuto assenze tra gli italiani a partire da Baldasso e Procida che poi sono lentamente rientrati pur senza avere continuità di lavoro. Fantinelli è assente, Totè ha appena ricominciato il lavoro di gruppo. Per queste ragioni la preseason non è andata bene, ma cancelliamo tutto e pensiamo alla partita di domani dando il massimo. Contro Reggio Emilia finora abbiamo giocato tre volte ma non c’è mai stata partita, per l’eccessiva differenza nella preparazione: loro sono stati al completo fin da subito, e io mi chiederò come tutti, domani, quanto ci saremo avvicinati”

Averli già affrontati è un vantaggio? “Ci conosciamo già bene, dubito che in Europa ci sia chi ha già giocato tre volte in amichevole contro la stessa avversaria”

E’ stato raccontato di un tuo nervosismo. “Questo è un ambiente particolare, e io chiedo sempre a tutti il massimo. Io credo tanto al mio lavoro ma siamo indietro: di fatto non c’è stato un ritiro perché ci siamo andati con gli juniores e non con la nostra squadra al completo. Ci sono state incomprensioni per recuperi di giocatori che pensavamo sarebbero stati pronti all’inizio di ritiro, ma chi lavora sbaglia e speriamo che altri errori non ce ne siano più”

Il clima tra i giocatori? “Perfetto. Sono tutti carichi per l’inizio dopo essere stati massacrati nel fisico e nel punteggio nelle precedenti partite. Ma ho giocatori orgogliosi che vogliono dimostrare di avere qualcosa dentro, e speriamo di esserci avvicinati a Reggio dopo due settimane in cui abbiamo lavorato abbastanza bene. I ragazzi hanno ascoltato, hanno fatto progressi che prima non potevano fare dato che nemmeno i cinque contro cinque erano possibili”

La situazione di Fantinelli? “E’ una domanda per i dottori. Io lo aspettavo per il 9 agosto, è il 25 settembre. Non ci siamo ancora vicini, deve iniziare a correre e fare una preparazione importante dopo aver finito la stagione scorsa, l’11 maggio, senza allenamenti e giocando solo le partite. Serve pazienza, è andata così”

Ti aspetti un sostituto? “Vedremo oggi e domani. Chi è stato concentrato oggi lo sarà anche domani. Io a 60 anni so chi è pronto e chi no, e li vedo pronti”

Puoi descriverci Gudmundsson, dato che forse c’è stata qualche incomprensione sul suo ruolo? “Io ho iniziato ipotizzando Fantinelli già pronto il 9 agosto, doveva essere lui il titolare e Baldasso come cambio. E Gudmundsson come aiuto, ma lui è arrivato come copertura degli esterni, non come titolare: ha fame, ha tanta voglia, e io dopo Stefansson so quale sia l’approccio al lavoro degli islandesi, un esempio per tutti gli altri. E conoscendo il popolo Fortitudo, so che si innamorerà di lui, uno che si butta su tutti i palloni. Ma non è arrivato come titolare”

Nel ranking come metteresti la Fortitudo? “Penso solo a vincere il più possibile, so che non partiamo con grandi favori, ma anche con Pesaro fu così e arrivammo a fare bene. Peccato non aver potuto fare il ritiro, ma sono ottimista, andiamo avanti con positività. Deve uscire energia positiva da parte di tutti: giocatori, staff, pubblico”

Il video, grazie a Sportpress.



(foto Valentino Orsini/ Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

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